"Mamma puoi dire a papà di non toccarmi più di notte?" Bimba di 8 anni racconta 4 anni di.. (2 / 2)

Una semplice frase sussurrata con ingenuità ha portato alla luce una vicenda delicata che ora approda in tribunale. «Mamma, puoi dire al papà che non mi svegli più di notte?». Così una ragazzina di 12 anni, rivolgendosi alla madre, ha dato il via a un’indagine che ha scosso profondamente una famiglia del Trevigiano.

Il processo, iniziato presso la Corte d’Assise di Treviso, vede imputato un uomo di 40 anni, accusato di aver assunto comportamenti gravemente inappropriati nei confronti della figlia della sua compagna, quando la bambina aveva appena otto anni. I fatti si sarebbero protratti per quattro anni, fino al momento della segnalazione.

Dopo le prime confidenze della figlia, la madre si è confidata con il parroco della comunità, per poi decidere di affidarsi ai carabinieri. Da lì sono scattate le indagini coordinate dalla Procura, che hanno portato all’allontanamento immediato dell’uomo dall’abitazione familiare e all’applicazione di un braccialetto elettronico per monitorarne i movimenti.

Il provvedimento è stato disposto nell’agosto dell’anno scorso, nell’ambito della procedura prevista dal cosiddetto “codice rosso”. Gli inquirenti hanno ascoltato la giovane in un’audizione protetta e, nel corso delle indagini, sono emerse informazioni su presunti episodi simili risalenti alla giovinezza dell’uomo, ai danni di persone a lui vicine.

Un quadro complesso, che ha rafforzato il sospetto di un comportamento ripetuto nel tempo. Nel processo, il 40enne è difeso dall’avvocata Alessandra Cadalt e si è dichiarato estraneo alle accuse. La prossima udienza è fissata per il 5 giugno, quando verranno sentiti i primi testimoni dell’accusa.