Quanto accaduto ieri, poco prima delle 8, a Rimini, ha sconvolto l’Italia intera e la polizia non ha dubbi sul fatto che la donna si sia tolta la vita, assieme al figlioletto, dunque che si sia trattato di un gesto volontario. La conferma è arrivata dal ritrovamento di un biglietto scritto dalla 40enne, commessa in una profumeria.
Dalla stampa, apprendiamo che soffriva di depressione e che si era recata nel palazzo in cui vivono i genitori per accompagnare da loro il figlioletto di sei anni, che avrebbero poi portato ad un campo estivo, mentre lei si sarebbe diretta a lavoro. Cosa che non è accaduta, in quanto è salita sul tetto, attraverso una scala, lanciandosi da esso, assieme al figlio di sei anni.
A nulla sono serviti i soccorsi che non hanno potuto far altro che constatare l’avvenuto decesso di Graziana Todaro e del suo bambino. Un vicino , ha pensato che madre e figlio dormissero per terra ma, nel toccarli, non si sono mossi. E’ così che tutti hanno appreso della loro dipartita e che il dolore si è fatto collettivo.
In queste ore sono in corso gli opportuni accertamenti, così come le indagini utili a ricostruire i contorni di questa sconvolgente vicenda che è sopraggiunta ieri mattina ma di cui ,oggi, non si fa che parlare per la sua gravità. Oltre al biglietto d’addio, scritto da Graziana, con le scuse ai familiari e le motivazioni del gesto, nella borsa sarebbero stati rinvenuti degli psicofarmaci in quanto la donna aveva la depressione.
Il sindaco, in una nota rivolta ai familiari, ha scritto: “Vorrei che il mio abbraccio giungesse a portarvi consolazione e conforto ma l’unica verità che deve sostenervi è che tutto quello che è stato resterà per sempre nei vostri cuori. Con sincero dolore e affetto”.