Mamma e figlia travolte dal treno: il racconto dei testimoni (2 / 2)

Due persone,  madre e figlia, sono decedute dopo essere state travolte da un treno in corsa, un FrecciaRossa 9810 Milano-Pescara , ieri,  all’altezza della stazione di Montesilvano, alle porte di Pescara, sulla linea Adriatica. Non c’è stata alcuna possibilità di salvarsi, sotto gli occhi impotenti di chi ha assistito alla scena.

Del caso si sono occupate molte testate nazionali, sebbene ad oggi  siano in corso gli opportuni accertamenti, in quanto non si esclude la volontarietà del gesto, ossia che le due  si siano tolte volutamente la vita ma su questo le autorità competenti indagato per ricostruire in dettaglio cosa è successo.

Saranno i  carabinieri e  gli agenti  della Polfer a far chiarezza,  mentre agghiacciante è il racconto dei  testimoni riferiscono di aver visto la donna e la bimba mentre si avvicinavano ai binari mano nella mano  e pochi istanti dopo,  non c’erano più, strappate alla dimensione terrena.

Il macchinista non è riuscito a fermare in tempo la corsa del treno e purtroppo le due salme sono state distrutte, per cui irriconoscibili. Dai racconti dei testimoni,  emergono queste parole:  “Camminavano sulla banchina quando improvvisamente non le abbiamo più viste”.

Per consentire il recupero dei poveri corpi e gli opportuni rilievi, ci sono stati rallentamenti delle corse dei treni  fino a 150 minuti, variazioni e cancellazioni” Il traffico è stato bloccato con notevoli disagi mentre si attende l’esito degli accertamenti.