
Le risposte a questa assurdità iniziano a delinearsi attraverso il lavoro incessante della Procura di Campobasso, che ha aperto un fascicolo per fare luce sul decesso di Antonella Di Ielsi, 56 anni, e di sua figlia Rosanna, appena 27enne. Entrambe sono state stroncate da una violenta sintomatologia che inizialmente aveva fatto pensare a una contaminazione da botulino, sospetto legato ad alcuni barattoli di conserve sequestrati dai Carabinieri.
Tuttavia, gli esperti del Nas e il personale sanitario stanno valutando una pista diversa e altrettanto assurda: una possibile contaminazione accidentale da veleno per topi. L’ipotesi è che la sostanza tossica possa essere finita per errore negli alimenti o che sia stata inalata, provocando il rapido tracollo delle funzioni vitali nelle due donne e nel padre, un uomo di 61 anni che resta ricoverato in gravissime condizioni.
Il magistrato ha già disposto l’autopsia sulle salme, un passaggio fondamentale che dovrà confermare la presenza di agenti chimici o tossine batteriche nei tessuti. Parallelamente, i campioni di cibo prelevati dalla cucina di Pietracatella sono stati inviati ai laboratori specializzati per analisi tossicologiche approfondite, nel tentativo di isolare l’elemento che ha trasformato una cena in un evento assurdo.

La comunità locale è rimasta profondamente colpita dalla scomparsa di Rosanna e della madre, descritte come persone benvolute da tutti in paese. Al momento, l’intera area domestica è sotto sequestro, mentre i tecnici cercano tracce della sostanza rodenticida che potrebbe aver innescato l’emergenza vitale.
Ogni pista resta aperta, ma l’attenzione degli inquirenti si concentra ora sulla gestione delle sostanze pericolose all’interno dell’abitazione. Solo i risultati degli esami necroscopici potranno mettere la parola fine ai dubbi, chiarendo se a colpire sia stato un microrganismo letale o un errore umano legato a una sostanza tossica micidiale.