L’avvocato di Fiorenza Cossentino, madre di Martina, ha commentato il filmato diventato virale sui social che ritrae la donna, in compagnia di un ragazzo che prepara un hot dog. Nel video, Fiorenza ha addosso una maglietta in ricordo proprio della figlia scomparsa, mentre questo ragazzo sta preparando il panino preferito di Martina
Il ragazzo, Patrizio Chianese, in apertura del video, che in men che non si dica, ha fatto il boom di visualizzazioni su Tik Tok, ha detto che la ragazzina era sua cliente abituale, mentre preparava proprio l’hot dog che Martina amava, ossia pieno di maionese, ketchup, cipolla croccante, paprika e formaggio. Fiorenza Cossentino, per quasi tutto il filmato, ha gli occhi abbassati e questo ha generato una marea di commenti sui social.
C’è chi ha scritto : “Non ci sono parole, siamo oltre ogni limite” e chi, difendendo a spada tratta mamma Enza, ha posto l’accento sul fatto che non tutti reagiscono allo stesso modo dinnanzi alle tragedie. In tutto questo, ora è stato Sergio Pisani, avvocato della famiglia di Martina, a rompere il silenzio.
Il legale ha così commentato: “Ha approfittato del momento di fragilità“, riferendosi al ragazzo che stava preparando l’hot dog, autore del video, proseguendo: “Fiorenza sta vivendo giorni di strazio profondo e confusione, ogni angolo della casa le ricorda la figlia, e proprio per questo, ieri ha deciso di uscire di casa per una passeggiata, per cercare un attimo di sollievo e prendere un po’ d’aria. Si è fermata a un chiosco per mangiare un panino. Il venditore, riconoscendola, ha iniziato a parlarle di Martina, affermando che era una sua cliente, raccontando appunto che la conosceva e quelle parole, in quel momento, le hanno dato un senso di consolazione. La signora si stava rendendo conto che veniva ripresa, ma non era completamente lucida, e dalle immagini si vede”.
L’avvocato ha chiosato che, nonostante questo: “il venditore ha scelto comunque di registrare il momento e pubblicarlo su tutti i suoi canali social, per riscuotere probabilmente visibilità su una tragedia, senza alcun consenso”.