Una notizia a dir poco sconvolgente quella che ci è giunta dalla cronaca nazionale, in quanto, come riportato dal Corriere di Bologna, un infermiere 44enne, Claudio Tacconi, occupato nel reparto di Rianimazione, istruttore e fino ad ottobre coordinatore della centrale 118 Emilia Est, si trova ai domiciliari dal 13 maggio e il motivo è gravissimo, quello di aver messo psicofarmaci nel caffé dei suoi colleghi per impedire che facessero servizio in elicottero.
Tacconi è indagato, anche perché nei mesi addietro era stato trasferito ad altro incarico, a seguito delle accuse di stalking e lesioni personali aggravate, dopo che era scattata un’indagine, doverosa dopo l’ esposto dell’Ausl di Bologna, riguardante dei malori sospetti che gli operatori della struttura avevano manifestato nell’arco temporale compreso tra luglio e settembre 2023.
L’Ausl aveva segnalato dei sintomi curiosi, ma preoccupanti, manifestati dai suoi operatori, tra cui una sonnolenza prolungata, disturbi dell’equilibrio, stanchezza, mal di testa, difficoltà nel parlare e fu così che vennero mandati al pronto soccorso per i dovuti accertamenti.
Dall’esito degli stessi emerse che vi era un filo conduttore in tutti quei casi, in quanto i malori erano sopraggiunti dopo aver bevuto caffè dal distributore automatico o altre bevande o alimenti lasciati incustoditi. Dai successivi esami ematici, emerse la presenza di clotiapina (antipsicotico).
Il quadro si è andato via via incrementando con intercettazioni e con la presenza dell’indagato nella zona del distributore al momento dei malori. L’uomo ha sempre cercato di depistare, autointossicandosi con benzodiazepine. Una storia davvero assurda, attorno alla quale emergeranno ulteriori aggiornamenti che vi forniremo.