“Mai visto uno così grosso”. Medici senza parole davanti la donna italiana (2 / 2)

La protagonista di questa incredibile storia che sto per raccontarvi e che è rimbalzata sui principali siti e sulle principali testate d’informazione, è una donna italiana che è stata sottoposta ad un delicatissimo intervento chirugico all’ospedale le Molinette di Torino. Dall’ospedale, hanno subito illustrato la situazione con cui la paziente ha varcato la porta del nosocomio, dicendo: “La situazione era gravissima e la donna rischiava di morire per la compressione che l’addome determinava su polmoni ed organi addominali”.

Ma cosa l’ha messa in pericolo di vita, al punto da essere sottoposta ad un’operazione d’urgenza? Un tumore ovarico pesante 70 chili, quindi più della stessa signora che era stata colpita dal brutto male. L’enorme massa, date le sue assurde dimensioni, che hanno rappresentato uno dei casi più complessi che l’ospedale ha affrontato negli ultimi anni, rischiava di essere schiacciata dal tumore che si è impossessato di lei.

Tutto è iniziato alcuni giorni fa, quando la giovane donna si è presentata al pronto soccorso Molinette della Città della Salute di Torino in condizioni molto serie, avendo un quadro di insufficienza respiratoria, provocata dalla presenza di una voluminosissima formazione espansiva addominale benigna. Nonostante il ricovero, sin da subito la situazione è apparsa molto complessa, in quanto la donna, non riuscendo a respirare autonomamente, è stata prima intubata e poi sottoposta a ventilazione meccanica.

Senza perdere altro tempo che sarebbe potuto essere fatale per la povera paziente, la squadra di medici ha deciso di procedere ad un doppio intervento. Nella prima parte, hanno provveduto ad aspirare la porzione cistica della lesione, raccogliendo 52 litri di materiale liquido. Già questo ha permesso di poter far tornare la donna a respirare autonomamente. L’intervento, effettuato dal dottor Ezio Falletto della Chirurgia d’urgenza 1 universitaria, diretta dal professor Mario Morino, ha permesso di superare la prima frase critica, in modo da sottoporla al secondo step, il secondo intervento, molto delicato, di asportazione in blocco del cistoadenoma dell’ovaio di circa 25 chili, effettuato da Francesco Moro della Chirurgia 2 universitaria (guidata da Renato Romagnoli).

Tutto è riuscito alla perfezione, non ci sono state complicazioni al punto che, dopo quattro giorni, la giovane è stata trasferita nel reparto di Dietetica e Nutrizione clinica, per poi essere dimessa. La Città della Salute, per rimarcare l’importanza e la straordinarietà dell’intervento effettuato, ha sottolineato che in letteratura non risulta nessun precedente di massa tumorale asportata di un peso simile. Il tumore riempiva tutta la pancia, salendo sino ai polmoni. Questo impediva alla donna, schiacciata dall’enorme tumore, di respirare autonomamente.