Madonna di Trevignano, fedeli sotto choc. Quel che è successo non ha precedenti (2 / 2)

Alla fine i miscredenti si dovranno pentire“- tuona il signor Costantino, giunto sul posto da Colfiorito, in Umbria. E poi aggiunge: “Perché chi non crede è perduto. Lo sa che a me, preghiera dopo preghiera, mi è apparso San Gabriele, quello che sta a Isola del Gran Sasso? Anche a lei farebbe bene pregare. Prega, sì”.

Dello stesso tenore le dichiarazioni, rilasciate ai giornalisti del Corriere della Sera, di alcuni dei 3 mila fedeli accorsi nella giornata di lunedì sulla collina di Trevignano romano, dove le raffiche di vento non hanno scoraggiato i tanti presenti.

La signora Maria Teresa, proveniente dalla provincia di Mantova, si ripara dal vento con una busta di plastica e spiega così il motivo della sua presenza: “Sono qui perchè la Madonna mi ha parlato” dice la donna in riferimento ad un episodio risalente al 1993, e poi aggiunge: “Qui a Trevignano è la prima volta che vengo, ma da allora sono devota alla Vergine Maria. E quando ci sono miracoli come questi vado sempre”.

Come succede ogni 3 del mese da 7 anni, la Madonna piange sangue ed appare alla veggente con un messaggio da riferire ai fedeli. Questa volta avrebbe proferito queste parole: Figli miei come soldati armati di luce, andate e camminate nel mondo (…) il tempo della resurrezione è vicino. Nel nome del Padre del figlio e dello spirito santo”.

Tutto questo clamore mediatico che è esploso nelle ultime settimane non sarebbe così gradito neanche dai residenti, che in più occasioni hanno lamentato i disagi procurati da tutta questa folla. “Ormai viene troppa gente”-riferisce infatti un addetto alla sicurezza, che è costretto a fare gli ‘straordinari’ per garantire l’incolumità della veggente, molto spesso presa di mira appunto dai residenti del posto e dai giornalisti.