Lutto sconvolgente per tutta l’Italia, è morto dopo un malore improvviso (2 / 2)

Un professionista preciso, che dalle 6 del mattino mandava ai suoi collaboratori un messaggio secco che loro conoscevano benissimo: “buco”, se la concorrenza aveva qualche notizia in più o “bravo” se invece il lavoro era stato buono. Parlo del grande giornalista Omar Monestier, direttore dei quotidiani Il Piccolo e Messaggero Veneto, ed ex direttore dei quotidiani veneti del gruppo Gedi (Mattino di Padova, Nuova Venezia, Tribuna di Treviso, Corriere delle Alpi).

Il triste annuncio del suo decesso è arrivato lunedì mattina e, in men che nsi dica, diffuso prima sulle testate locali e, poco dopo, su quelle nazionali. Il giornalista è deceduto a 57 anni, per un malore che lo ha colto nella notte tra domenica e lunedì, mentre si trovava presso la propria abitazione di Moruzzo, a Udine. Originario di Belluno, Monestier era nato il 23 settembre 1964. Giornalista professionista dal 1992, aveva lavorato al quotidiano “La Cronaca di Verona” ricoprendo l’incarico di vice caposervizio della redazione provincia, per poi diventare  caposervizio della cronaca cittadina sino al settembre 1994.

Caporedattore anche a “Il Mattino dell’Alto Adige“, nel 1997 ha assunto lo stesso ruolo nella redazione trentina de “L’Alto Adige“. In carriera anche i ruoli di vicedirettore e condirettore de “Il Mattino di Padova” e “La Tribuna di Treviso“, sino all’ingresso, nel 2012, a “Il Messaggero Veneto” e “Il Piccolo”, dove è diventato successivamente direttore.

In tantissimi i personaggi della politica che gli hanno dedicato dei toccanti messaggi di cordoglio. Luca Zaia, governatore del Veneto, ha commentato questa tragica notizia così: “Ci ha lasciato prematuramente, in punta di piedi, un grande bellunese, un veneto Doc, un giornalista stimato in Veneto, ma anche in altre regioni d’Italia, in cui ha lasciato la sua impronta indelebile come il Friuli e il Trentino. Il tocco della sua penna non si può scordare, per la finezza, per la concretezza e per il rispetto e la ricerca della verità che hanno sempre contraddistinto i suoi articoli”.

Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli Venezia Giulia, gli ha riservato queste toccanti parole: “Profondo dolore per la scomparsa di un uomo di carattere, di profonda intelligenza e di grande correttezza, umana e professionale, che nella propria carriera di giornalista ha dimostrato di essere un grande direttore per le testate da lui guidate”. Il segretario del PD Enrico Letta si è detto vicino ai suoi cari e alle redazioni di cui era direttore. Con Monestier il giornalismo perde un osservatore e un commentatore che ha contributo a raccontare il nostro territorio. Si poteva essere d’accordo col suo pensiero o no, ma oggi tutti sentono un vuoto incolmabile, legato alla sua prematura scomparsa, mentre era nel pieno della vita.