Luisa è stata uccisa a 12 anni dalle sue coetanee: il motivo choc (2 / 2)

Luise, come riportato da Fanpage.it e da diversi altri siti che si sono occupati della sua terribile storia, aveva solo 12 anni. Era una bambina che avrebbe dovuto vivere un’esistenza spensierata, coltivare i suoi sogni, vivere il suo primo amore. Eppure due sue amiche l’hanno uccisa a coltellate in un bosco vicino alla cittadina di Freudenberg, in Germania.

Luise è stata uccisa, dopo aver subito, dalle sue carnefici, atti di bullismo. La polizia tedesca le ha fermate e, al momento, sono loro le uniche sospettate del delitto della giovanissima studentessa. Dai siti locali emerge che, probabilmente, Luise, stanca di essere bullizzata, si sia ribellata, chiedendo aiuto a delle persone grandi per poter contrastare una piaga devastante e sempre più insidiosa della nostra società: quella del bullismo, del sentirsi forti screditato gli altri, con minacce fisiche e verbali.

Forse le due amiche, venute a conoscenza che degli adulti erano stati informati dei loro comportamenti verso la 12enne, hanno deciso di vendicarsi, uccidendola. A farla fuori, darebbe stata, in particolare, proprio la sua ex migliore amica e compagna di classe con un coltello da cucina che non è ancora stato ritrovato. Dietro il delitto, ci sarebbe un’organizzazione ad hoc, dal momento che la presunta assassina (sino a prova contraria), sabato scorso, avrebbe invitato Luise e un’altra coetanea a casa.

Le tre sarebbero uscite per una passeggiata in un bosco… luogo che è diventato il macabro teatro del delitto. Sul corpo di Louise, i resti del massacro. Almeno 30 fendenti. Le presunte assassine sono entrambe minorenni, avendo, rispettivamente, 12 e 13 anni, per cui non penalmente responsabili del loro operato sulla base della legge tedesca. Come riportato da Fanpage.it. allo stato attuale sarebbero state allontanate dalle rispettive famiglie e collocate in strutture terapeutiche protette, potendo comunicare con i genitori solo tramite telefono.

Le due potrebbero continuare a seguire le lezioni scolastiche in delle apposite strutture e, una volta uscite, non certo potranno ritornare alla loro quotidianità, quella antecedente alla commissione del delitto. Per le loro famiglie, invece, vi è la necessità, se non vogliono subire rivendicazioni da parte della loro vecchia comunità, di trasferirsi altrove.  La storia di Louise ha lasciato tutti i lettori letteralmente sgomenti e, ovviamente, si attendono aggiornamenti sul caso che saremo pronti a fornirvi.