Avevano deciso di aspettare. Lei era una ragazza riservata, ancora vergine, e lui aveva accettato con pazienza di rispettare i suoi tempi. Nonostante il desiderio reciproco, avevano scelto di dare prioritĂ ai sentimenti, costruendo una relazione fatta di complicitĂ e intimitĂ emotiva prima ancora che fisica.
Quella sera, però, sembrava tutto perfetto: il momento giusto, il posto giusto, e soprattutto la voglia di fare il grande passo insieme. I preliminari procedevano a meraviglia. Lei si sentiva rilassata, persino entusiasta, mentre lui si dimostrava tenero e attento. Ogni carezza, ogni bacio, sembrava portare entrambi sempre più vicini a quel momento tanto atteso.
Il cuore le batteva forte, ma non di paura: era finalmente pronta, o almeno così credeva. L’atmosfera era intima e perfetta, fino a quando lui, preso dal momento, si tolse gli slip. In quell’istante, tutto cambiò e una sensazione di panico le attraversò il corpo.
Non si era mai aspettata nulla di simile, e la visione la colse completamente impreparata. Non era il desiderio che si spegneva, ma una paura primordiale che prendeva il sopravvento. E così, senza pensarci, afferrò il pettine che giaceva sul comodino e glielo tirò in testa. Il ragazzo rimase stordito, non tanto per il colpo quanto per il gesto improvviso e del tutto inaspettato.
“Che cosa fai?!” chiese, confuso, mentre si massaggiava la testa. La ragazza rimase così stordita da quella scoperta e dal gesto inconsulto che ne è seguito, che farfugliò nervosamente qualcosa senza senso. Cosa aveva visto? Scopriamolo nella pagina successiva.
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