“Lucia era consenziente”. A 16 anni è stata uccisa e stuprata con un palo (2 / 2)

Devono fare i conti con la perdita della loro ragazzina, non certo per cause naturali, ma a seguito di barbari abusi, e col fatto che gli assassini non abbiano trascorso neppure un giorno dietro le sbarre per l’orrore commesso. Come si può avallare simili reati? Non è un caso che la pm Maria Isabel Sanchez, si trovi ora sotto inchiesta per aver adottato comportamenti lievemente intrisi di pregiudizi.

Lucia Perez, insomma, se la sarebbe cercata ed è questo che fa rabbia; una rabbia implacabile. Lucia non è l’ennesima vittima di femminicidio, ma sarebbe stata consenziente a farsi stuprare, impalare, e uccidere. Pura follia, direbbero tutti, ma non è  quello che hanno stabilito i giudici. Ricostruiamo quanto accaduto, dato che i fatti risalgono a diversi anni fa, all’8 ottobre 2016.

Lucia, 16 anni, studentessa di quinto superiore, viene abbandonata all’ingresso del pronto soccorso dell’ospedale di Mar del Plata, a pochi chilometri da Buenos Aires, da due sconosciuti che parlano, a voce bassa, di overdose. Dopo poco, tra i disperati tentativi di rianimazione dei medici che intuiscono subito la gravità della situazione, la Perez muore. Ma la sua non è la storia dell’ennesima tossicodipendente sbandata come la vogliono far passare in quanto il suo cadavere ha parlato, rivelando una verità a dir poco agghiacciante.

E’ stata stuprata, ha profonde ferite da lacerazione nel retto, causate da un oggetto contundente e, prima che i suoi aguzzini l’abbandonassero, come un rifiuto, in ospedale, era stata ripulita del sangue e le sono stati fatti mettere degli abiti puliti.  In Argentina si sono subito scatenate le reazioni della rete per i diritti delle donne ed è stato indetto il primo sciopero generale femminile del Paese,  contro la violenza patriarcale,  ma quello che la giustizia stabilisce è assurdo.

Per i giudici non si tratta di omicidio come conseguenza della violenza sessuale, e i due imputati, il 23enne Matías Farías, e il 41enne Juan Pablo Offidani, vengono solo condannati per aver venduto la droga alla vittima, pertanto assolti dall’accusa di omicidio e perfino di stupro. La  morte della Perez,  per gli avvocati difensori dei due imputati, sarebbe avvenuta al limite di un rapporto sadomaso. Lucia è stata uccisa due volte: dai suoi stupratori e da chi ha emesso questa ignobile sentenza.