Luca Tommassini disperato dopo il furto in casa: "Sono spariti 8 dei miei…" (2 / 2)

Luca Tommassini  ha subito il furto della sua villa a quattro piani in campagna e, in proposito, si è lasciato andare ad un duro sfogo su Instagram, raccontando quanto questa vicenda lo abbia scosso nel profondo. Queste le sue parole:  “Questa è forse la violenza più brutta che io abbia mai subito. Ci sto così male che rimango senza respiro“.  Non dimentichiamoci che  i ladri, mettendo a segno il colpo, non si rendono certo conto di una cosa: del valore affettivo della refurtiva e proprio su questo Luca ha fatto leva. I malviventi, come riportato da fanpage.it, si sono portati via la piccola croce di suo padre e l’anello di sua nonna.

Ma non è tutto, dal momento che risultano scomparsi i suoi pelosetti. Difatti, sul suo profilo Instagram, il regista ha aggiunto: “Otto gatti su dodici mancano all’appello. Quando ho preso casa in campagna pensavo di costruire una famiglia, finalmente il nido del quale del quale facevano parte anche dodici gatti. Ne ho ritrovati 4, grazie a telefonate e chiamandoli per nome, ma mancano 8 all’appello”. 

Al momento non si sa che siano stati i malviventi a farli sparire o se, al contrario, siano stati i gatti stessi, spaventati, a fuggire, ma Luca ha precisato: ” Eccomi, lacrimucce condivise sui social. Si fa? Sti ca**i”, così, piangendo lacrime amare”. Uno sfogo davvero fortissimo, quello dell’artista.

 

La sua villa di campagna a quattro piani è stata messa a soqquadro,  dalle casseforti agli indumenti, sebbene  la cosa che più lo ha ferito è stato il furto comminato  a quelli che ha definito i suoi cassetti del cuore, in cui custodiva gli oggetti appartenuti alle persone più importanti della sua vita, che sono decedute.

Tommassini,  come riportato da fanpage.it,  ha chiosato:  “Hanno rubato anche la collana con la piccola croce di papà che era l’unica cosa a me rimasta di lui, l’anello di mia nonna, e tantissime cose dei miei collaboratori del cuore e artistiche amo, cassetti, che tenevo chiusi con dei lucchetti, erano la mia vita. Sono cresciuto senza mai avere un mio letto o un mio spazio per custodire le mie cose. Come dice questo brano che ho sempre amato “home” la mia casa, per me rappresenta il mio tutto. É la mia conquista che nessuno mi dato o regalato, il mio premio per i tanti sacrifici”.