Nessuno dimentica quello che è successo al piccolo Lorys. Aveva solo otto anni quando la sua vita si è spenta per mano della madre, Veronica Panarello, che gli tolse la vita, occultandone il corpo, il 29 novembre del 2014.
Quello che è emerso dall’esame autoptico è che il piccolo è deceduto per strangolamento causato da alcune fascette di plastica ma Veronica, per quasi un anno, ha continuato a ribadire di essere innocente, fornendo una versione dei fatti che non ha minimamente convinto gli inquirenti. Quella indubbiamente più pesante è l’accusa mossa nei confronti di Andrea Stival, nonno paterno del bambino.
Puntando il dito contro di lui, lo ha accusato di aver tolto la vita a Lorys, aggiungendo che lei e il suocero avevano una relazione extraconiugale assieme, scoperta da Lorys, che avrebbe voluto raccontare tutto al padre Davide. Proprio per paura che questo succedesse, Andrea avrebbe strangolato, secondo la Panarello, il nipote, con un cavo elettrico , mentre lei gli avrebbe stretto delle fascette addosso, sino a buttare il corpicino in un canalone.
Processualmente, come ben noto, Veronica è stata condannata a 30 anni di reclusione e la Cassazione ha confermato inoltre la condanna a due anni per calunnia e diffamazione nei confronti del suocero Andrea, emessa in primo grado dal Tribunale di Ragusa il 17 settembre 2021.
Non possiamo ignorare però, lo strazio di Davide Stival, padre del piccolo Lorys, che ha scritto una toccante lettera per il 19esimo compleanno del figlio. Vediamone insieme il contenuto, in dettaglio, nella pagina successiva del nostro articolo, dal momento che le sue parole sono un colpo al cuore per tutti noi.