Lorenzo Rovagnati, orrore social dopo aver perso la vita: "Non mi dispiace perché.. (2 / 2)

La scomparsa di Lorenzo Rovagnati, amministratore delegato dell’omonima azienda di salumi, ha scosso l’Italia. Il 42enne imprenditore è deceduto in un sinistro in elicottero avvenuto mercoledì 5 febbraio 2025 nel Parmense, lasciando un vuoto nel mondo imprenditoriale.

Tuttavia, mentre in molti hanno espresso cordoglio per la perdita di una figura che ha contribuito in modo significativo all’economia italiana, altri hanno approfittato dell’accaduto per lanciare gravi accuse, soprattutto da parte di alcuni esponenti del mondo animalista. Come riportato da ParmaToday e La Voce del Trentino, Maurizio Lombardi Leonardi, attivista animalista, ha condiviso sui social la notizia del decesso di Rovagnati, accompagnandola con un link a un vecchio articolo critico verso l’azienda di salumi e aggiungendo l’hashtag #govegan.

Questo gesto ha scatenato una serie di commenti offensivi da parte di alcuni follower. “Non so se posso dispiacermi per la scomparsa di un carnefice di animali. La sua era una vita dedicata a questo. No, sono logica, non posso dispiacermi“, ha scritto un utente. Altri hanno aggiunto: “Non è gioire, nessuno gioisce. Diciamo che non a tutti dispiace, è diverso”, o ancora: “State parlando di un uomo che viveva, e anche molto bene, su quello che veniva fatto ai maiali“.

Queste dichiarazioni hanno suscitato indignazione, dividendo l’opinione pubblica. Da un lato, c’è chi difende il diritto di esprimere critiche sull’industria della carne, dall’altro, chi condanna la mancanza di rispetto verso una persona appena scomparsa e la sua famiglia.

Il triste caso di Rovagnati ha così riacceso un dibattito etico e morale, mettendo in luce le tensioni tra il mondo imprenditoriale e le istanze animaliste, ma anche sollevando interrogativi sui limiti della libertà di espressione e sul rispetto della dignità umana.