E’ stata la mamma, intorno alle 11 del mattino, dopo essersi affacciata al balcone, a lanciare l’allarme poiché il figlioletto Domenico non c’era in giardino. Subito dopo la chiamata al 112, la macchina delle ricerche si è attivata, con un notevole dispiegamento di uomini e mezzi.
Una corsa contro il tempo, quella di vigili del fuoco, carabinieri, polizia locale e cittadini volontari, oltre all’ausilio di droni ed elicotteri della Marina Militare, e dei volontari del Soccorso Alpino e Speleologico, pur di ritrovare il piccolo quanto prima, restituendolo sano e salvo ai genitori e ai fratelli.
Sono durate nove ore le ricerche, sino a quando l’incubo ad occhi aperti, materializzatosi nella cittadina in provincia di Bari, è stato sostituito dalla felicità massima della riconsegna del minore alla famiglia, ponendo fine al calvario che ha colpito, tutto ad un tratto, residenti e, di riflesso, l’Italia intera che ha seguito il caso.
Il sindaco Antonio Bufano ha fornito dettagli sulle condizioni di salute del bimbo, dicendo: “Sta bene ed è stato portato in ospedale per accertamenti”, per poi precisare: “Ha qualche escoriazione al viso ma per fortuna sta bene”. Qualche macchiolina ematica sul viso e le gambe sporcate dalla polvere, sono il risultato di tante ore lontano dai suoi genitori, in un luogo rurale, tra l’asfalto, la vegetazione e il traffico che avrebbe potuto investirlo.
Sono quel che resta di un giorno assolutamente da dimenticare o forse questo non accadrà poiché il suo volto, la sua storia, sono finiti sui quotidiani nazionali e sui siti web, quindi, chissà, forse un giorno gli racconteranno quello che gli è accaduto e che, per fortuna, ha avuto un finale stupendo. Questo è ciò che conta, che Domenico, dopo nove ore, sia stato ritrovato vivo e in buono stato di salute e noi non possiamo che abbracciarlo fortissimo, virtualmente, in queste ore così emozionanti che ci hanno tenuto col fiato sospeso.