Classe 2001, Angelina Mango è nata a Maratea, proprio nelle terre lucane del celebre padre. Ha solo 21 anni ma grinta da vendere e questo è emerso a tutti, sin dal suo ingresso all’interno del talent show come cantante, convinta che la scuola di Amici le possa dare nuovi stimoli, nuove lezioni di vita di cui farà tesoro per migliorarsi professionalmente.
Nelle casette di Amici, gli allievi, terminate le prove, hanno modo di confrontarsi, farsi forza a vicenda nel loro percorso fatto di alti e bassi (come la vita, del resto), iniziando a conoscersi più in profondità, come è inevitabile che sia, dato il tempo trascorso insieme e lo scorrere dei giorni che consolida l’amicizia instauratasi tra i banchi.
Angelica Mango, figlia di Mango e di Laura Valente, non poteva che ereditare dai suoi genitori, un talento da vendere. La ragazza ha deciso di confidarsi con i suoi compagni, iniziando a presentarsi :“Sono nata il 10 aprile del 2001 a Maratea, sul mare, vicino a Lagonegro, il posto dove ho vissuto fino ai 15 anni”. Una piccola presentazione, che ha ceduto il posto ai ricordi d’infanzia: “Ho vissuto lì con la mia famiglia, eravamo in quattro. Famiglia di musicisti. Mio padre era un cantante, mia madre era una cantante. Ho iniziato a cantare in giro per casa e a parlare, insieme. Ho iniziato a fare musica perché c’era musica ovunque e quindi la facevo pure io, perché era un mezzo di comunicazione che usavamo a casa”.
Per lei, come per chiunque al suo posto, è stato praticamente impossibile toccare una ferita lacerante, ancora troppo aperta, quella della morte improvvisa del padre, stroncato da un infarto durante un’esibizione nel 2014. Queste le parole della famosa allieva: “Ho iniziato il liceo scientifico a settembre e a dicembre è morto mio padre. Aveva 60 anni. È stato pesante. Si è scatenato l’inferno nella mia mente in quel momento, perché poi era tutto sotto le telecamere”.
Dopo la scomparsa del padre, Angelina si è trasferita a Milano con la madre e il fratello; dove ha conosciuto l’attuale fidanzato, che le è stato accanto, dandole la forza di cui aveva bisogno per risollevarsi dal terribile lutto che l’aveva devastata: “Mi ha dato proprio la spinta per risolvere un sacco di problemi che avevo. Da lì è nato tutto, ho iniziato a dire basta, la vita è mia. Ok tutti i traumi, però sti ca***. Uno non può vivere pensando a quello che ha vissuto, deve anche vivere qualcosa in più”.