L’inviato dopo la scomparsa della moglie rivela le commoventi parole di Spalletti (2 / 2)

 

Marco Nosotti, famoso giornalista e inviato di SkySport,  pochi giorni fa, ha subito un lutto enorme, la scomparsa della moglie Silvia che si è spenta a seguito di una lunga patoologia. Il loro era un amore solido, durato per più di 30 anni, sino a quando il destino ha voluto portarsi via la povera donna.

A poche ore dalla partita che si è disputata tra Italia e Croazia , che si è  conclusa con  il pareggio  e che ha portato la nostra Nazionale al secondo posto, dovendosela ora vedere con la Svizzera,   mentre la Nazionale era a  Lipsia per il classico walk around dello stadio, assieme al ct Spalletti, è accaduto un gesto imprevisto che ha commosso milioni di telespettatori e utenti.

Spalletti , intento a perlustrare il campo di gioco, ha notato Nosotti a  bordocampo e lo ha improvvisamente abbracciato. Si è trattato di un abbraccio di pochi secondi ma che è divenuto virale, dal momento che il giornalista, come dicevamo, ha subito la perdita della moglie solo pochi giorni fa ed è ritornato a lavoro, in Germania, per raccontare le gesta dei nostri Azzurri.

E’ stato proprio il giornalista di Skysport a rivelare al  al media spagnolo Relevo che cosa Spalletti gli ha sussurrato in quei secondi di abbraccio.   Già prima del trapasso della moglie, il ct , parlando con Nosotti, gli aveva fatto un augurio. A parlarne era stato proprio il giornalista, con queste parole che riprendiamo da  fanpage.it:  “Mi aveva detto: ‘Andremo avanti insieme, io con la mia squadra e tu con tua moglie’, perché mia moglie non stava bene. Siamo amici di vecchia data, sono nato nello stesso paese di Spalletti. Però mia moglie è venuta a mancare proprio il giorno della partita con la Spagna, al fischio d’inizio”.

Nosotti , dopo l’ 1-1 tra Croazia e Italia, grazie alla  sensazionale rete di Zaccagni , ha aggiunto:   “Spalletti mi ha detto: ‘Visto? Silvia ha dato la spinta per l’ultimo gol, per riuscire a andare avanti .  Ecco, tutto qua. Perché Spalletti è un Ct ma è anche un uomo di sensibilità, di bella umanità. E allora, non siamo più giornalista e allenatore, ma due uomini”. Parole che arrivano dritte al cuore, vero?