
Un decesso improvviso ha scosso nel profondo, non solo la sua comunità, ma tutti coloro che, a mezzo stampa, lo hanno appreso. La notizia, in men che non si dica, ha lasciato nell’incredulità e nello sconcerto milioni di italiani, strettasi ai familiari di una giovane donna.
Aveva 30 anni, Irene Edoardi,una estetista di Frosinone, e aveva già affrontato problemi polmonari nelle settimane precedenti.Nessuna febbre alta, nessun dettaglio allarmante capace di far presagire il precipizio. Eppure, c’era qualcosa di profondamente sbagliato, un lento cedere del corpo a una forza inattesa.
Poi, purtroppo, la situazione è precipitata in modo irreversibile, lasciando chi era con lei senza fiato. È bastata una crisi, rapida e devastante, per chiamare il numero unico per le emergenze.I sanitari del 118 sono arrivati con la massima urgenza, sperando che bastasse un gesto, un farmaco, per invertire la sorte spietata e crudele. Ma i minuti scorrevano, e l’aria si faceva sempre più pesante.La sirena ha smesso di ululare. Adesso, su Corso Lazio, resta solo il rumore definitivo di un silenzio troppo profondo, in attesa di capire perché ogni sforzo sia stato vano.

A nulla sono valsi i tentativi disperati del personale medico: i soccorsi, pur rapidi, si sono rivelati del tutto inutili.Il destino di Irene Edoardi, estetista di Frosinone, si è compiuto a soli trent’anni, al termine di un calvario sintomatico durato quasi tre settimane.L’intera città, dalla zona di Corso Lazio dove si è consumato l’evento, è rimasta sconvolta dalla notizia di una scomparsa così prematura e inspiegabile.
Dopo venti giorni di sintomi assimilabili a una sindrome influenzale, unita a problemi polmonari già noti, il quadro clinico è degenerato senza lasciare scampo alla giovane donna.Di fronte a un epilogo così inatteso, le autorità sanitarie hanno deciso di avviare tutti gli accertamenti necessari. L’obiettivo è fare piena luce e comprendere le cause del decesso, chiarendo la dinamica che ha portato un semplice malessere a trasformarsi in una tragedia.C’è stata una sottovalutazione del suo quadro clinico? Oppure la crisi respiratoria è stata provocata da una reazione ai farmaci che assumeva da un paio di settimane? A queste domande potranno rispondere soltanto gli accertamenti medico-legali disposti dal magistrato.