Il 17 gennaio 2016, la Sardegna e tutti coloro che appresero, in breve tempo, la notizia, rimasero letteralmente sconvolti da quanto accaduto a questa splendida ragazzina che vedete in foto. Si chiamava Linda Marroccu e avrebbe compiuto 14 anni il mese successivo ma un incredibile incidente domestico ha posto fine alla sua giovane esistenza.
Originaria di Escalaplano, un paesino di 2300 abitanti situato in provincia di Cagliari, Linda è morta domenica 17 gennaio 2016, intorno alle 22:00. Era in bagno, nella sua abitazione di via Speranza, in cui viveva con i suoi genitori ed i suoi due fratellini. La studentessa, che frequentava il primo anno dell’istituto alberghiero di Villaputzu, è stata ritrovata cadavere dalla mamma, Luisa Demontis, titolare di un’agenzia di viaggi.
La donna ha fatto la scoperta più terribile che un genitore potesse mai fare: ha trovato la sua piccolina riversa per terra tra il piatto doccia e il tappeto, forse mentre usciva dal box, dopo aver finito di lavarsi. In preda alla disperazione, sotto choc, ha trovato la forza di allertare i soccorsi ma quando gli operatori del 118 che sono giunti presso l’abitazione, non hanno potuto far altro che constatare l’avvenuto decesso, sopraggiunto per arresto cardiocircolatorio da folgorazione. Sul corpo della povera ragazzina vi erano evidenti ustioni da scarica di corrente elettrica. Una scarica elettrica ha folgorato Linda in un attimo, senza lasciare il tempo, ai suoi genitori, di soccorrerla. Sul posto. oltre ai medici del 118. sono arrivati i Carabinieri della compagnia di Jerzu che hanno trovato nel bagno tanta acqua per terra.
Linda, per riscaldarsi, essendo la tragedia avvenuta in inverno, aveva acceso una stufetta elettrica e forse potrebbe essere stata proprio questa la causa del corto circuito, dato che sotto di essa è stata ritrovata tanta acqua. All’epoca dei fatti la Procura di Cagliari effettuò tutti gli accertamenti di rito, procedendo al sequestro della sala da bagno in cui il cadavere della 14enne è stato rinvenuto dalla madre che, preoccupata dal fatto che la figlia non uscisse dalla doccia, era andata a cercarla, facendo l’agghiacciante scoperta.
“Quando ho sentito l’ambulanza arrivare a casa di Linda domenica scorsa ho pregato tutta la notte, prima perché si salvasse e poi perché la sua anima venisse accolta in paradiso”. Queste le commoventi parole pronunciate da don Luigi Murgia, parroco di Escalaplano che ha poi officiato i funerali della povera vittima di questo terribile incidente domestico. Per l’ultimo saluto alla giovane, di cui rimane impressa la bara bianca, in una chiesa, quella parrocchiale di San Sebastiano, stracolma, arrivò gente dai paesi limitrofi, tra la lacrime di disperazione dei genitori, degli amici, dei compagni di scuola della povera vittima.