Liliana Segre choc dopo la Prima della Scala: "Opera scandalosa" (1 / 2)

Liliana Segre choc dopo la Prima della Scala: "Opera scandalosa"

È il giorno di Sant’Ambrogio, ma l’atmosfera che avvolge Milano non è affatto quella della tradizionale quiete cittadina. Intorno al Piermarini, da ore, un sottile filo di tensione avvolge l’intero quartiere, separato da alte transenne di sicurezza.

Fin dal pomeriggio, infatti, il fermento si è concentrato proprio all’esterno del grande teatro: bandiere e striscioni hanno disegnato un confine netto tra l’alta società e la protesta civile.I manifestanti, tra sostenitori di cause internazionali e sindacati, non hanno concesso tregua, vegliando sull’arrivo degli ospiti e ricordando che la realtà va oltre le mura dorate.

Nelle sale interne, al contrario, regna l’opposto: un brillio di sete, abiti da sera e un parterre che raccoglie le più alte personalità del mondo politico e finanziario. Tutti hanno preso posto, pronti per l’evento che ogni anno segna l’inizio della stagione.Alle 18:00 precise, come da rito, l’orchestra ha iniziato a suonare, e l’intera platea si è fatta silenzio.

L’attesa è tutta per l’opera di Dmitri Sostakovic, Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk, un dramma di passioni estreme e violente.La musica ha riempito la Scala per lunghe ore, un’esperienza tesa che ha tenuto il pubblico inchiodato alle poltrone.

Quando il sipario è caduto, la risposta è stata una furiosa e innegabile ondata emotiva.Il tripudio interno è stato totale. Eppure, il vero colpo di scena non è arrivato dal palcoscenico: è giunto pochi istanti dopo, da un’autorità morale indiscussa, in un giudizio che ha fatto tremare la certezza di un successo così unanime.