Quello di Liliana Resinovich, come dicevamo, è uno dei casi più agghiaccianti e misteriosi della cronaca nera italiana. Di esso si è parlato e si continua a parlare in tante trasmissioni che si occupano di scomparsi, da Chi l’ha visto, a Quarto grado. E’ stato Claudio Sterpin l’ultimo, in ordine di tempo, a fare delle clamorose rivelazioni in diretta televisiva, le quali hanno scosso fortemente il pubblico.
Ospite di Ore14, Claudio, considerato da alcuni l’amico speciale della pensionata triestina, da altri l’amante, ha consentito alle telecamere di entrare nella sua abitazione, mostrando una tavernetta nascosta in essa, a cui si accede tramite una botola.
Claudio Sterpin ha dichiarato che Liliana fosse a conoscenza di quel luogo, aggiungendo: “Ho rimodernato la casa dove vivo e che ha costruito mio padre e ho ricavato alcuni spazi nuovi nelle fondamenta. Non sono segreti, chi frequentava questa casa li conosceva. Ho creato una tavernetta dove tengo bottiglie e le figure in legno ad altezza umana per un presepe, poi ho un sottoscala e la taverna ha un’ulteriore cantinetta. Liliana conosceva questa casa dove si sarebbe dovuta trasferire, sapeva di questi spazi e ci è entrata ma da viva. Non ricordo se la polizia è entrata qui dentro, l’entrata è disagevole e i loro controlli sono stati fatti velocemente”.
Milo Infante, conduttore di Ore14, ha spiegato anche di aver ricevuto da una persona che frequenta la casa di Sterpin, la notizia della tavernetta nascosta, chiedendo conferma a lui in diretta, dopo averne parlato con il suo avvocato.
Intanto il giallo della pensionata triestina si arricchisce di un altro elemento, un’ intercettazione ambientale, registrata all’interno dell’auto del marito di Liliana, Sebastiano Visintin. L’avvocato del fratello di Liliana, Nicodemo Gentile, rimarca l’importanza di questa intercettazione, in cui Visintin parlava con un’altra persona di un cordino, quello che è stato trovato stretto intorno al collo della moglie. Il caso si infittisce.