Sergio Resinovich ha una sua ben precisa posizione della morte della sorella; una tragedia che lo ha devastato ma di cui intende, giustamente, sapere tutta la verità. n una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera, Sergio chiede la prova scientifica del suicido di Liliana: “Voglio che mi dimostrino scientificamente che Liliana si è suicidata. Solo allora avrò un pò di pace e farò i conti con la mia coscienza per non aver capito nulla di mia sorella”.
Stando alle analisi dei consulenti incaricati dalla procura, Liliana si sarebbe suicidata nella boscaglia nei pressi dell’ex ospedale psichiatrico San Giovanni, a due chilometri da casa ma Sergio, con la sua intervista, preceduta da diversi interventi a Chi l’ha visto? che si sta occupando del caso, ha molte perplessità riguardanti il gesto volontario della sorella, che manifesta proprio nel corso dell’intervista.
Queste le sue parole: “La conoscevo molto bene. Non aveva turbe. Era felice”. Una settimana prima della scomparsa “era di buon umore. Aveva le idee molto chiare. E c’era il progetto di andare a vivere con un altro uomo, Claudio Serpin. Ho chiesto a Serpin di vederci. Mi ha raccontato tutto. Che avrebbe voluto iniziare una nuova vita con Liliana e che lei era disponibile”. Sulla base di tutto questo, Sergio suppone “che l’atto del suicidio sia stato montato, come una sceneggiata, per farlo sembrare tale”.
Il fratello della povera Liliana aggiunge: “Il marito (Sebastiano Visintin) li ha male instradati. Ha parlato di allontanamento spontaneo. Così si è perduto tempo. Il giorno della scomparsa avevo chiamato al telefono mia sorella. Ha risposto il marito. È uscita e ha lasciato il telefono in casa. Era una donna precisa. Figurarsi se usciva senza telefono, soldi e green pass”.
Non lascia nulla di aleatorio, Sergio, che nella sua lunga intervista affronta anche l’argomento prova del Dna, a cui Visintin si è sottoposto e che lo ha scagionato. A riguardo ha dichiarato: “Il Dna non era completo. Non si è riusciti a capire a chi appartenesse. Io credo che sia morta il giorno della scomparsa». Il marito «mi ha sempre preso in giro. Quando dicevo ‘andiamo a cercarla rispondeva di aspettare”. Sulla possibilità che il gesto volontario di Liliana diventi verità ufficiale della procura, Sergio è pronto ad opporsi, dicendo: “Chiederemo la riesumazione del cadavere per altre analisi. Voglio che mi dimostrino scientificamente che Liliana si è suicidata. Solo allora avrò un po’ di pace e farò i conti con la mia coscienza per non aver capito nulla di mia sorella”.