Liliana Resinovich, la conferma poco fa: la scoperta da brividi sul cadavere (2 / 2)

Come sappiamo, i periti incaricati dalla procura di far luce sulle cause del decesso e sulle modalità della morte di Liliana, hanno depositato la loro consulenza. Nel comunicato stampa della Procura della Repubblica di Trieste si legge che “il decesso della donna può farsi risalire, in base agli elementi disponibili ragionevolmente a 48/60 ore prima del rinvenimento del cadavere stesso”. Apprendiamo, inoltre, che: “il cadavere non presenta evidenti lesioni traumatiche possibili causa o concausa di morte, con assenza p. Es. di solchi e/o emorragie al collo, con assenza di lesioni da difesa, con vesti del tutto integre e normoindossate, senza chiara evidenza di azione di terzi.”

La criminologa Ursula Franco, dopo aver attentamente letto gli atti ufficiali, ha voluto esprimere, su Appiapolis.it, il suo personalissimo parere sulla morte della 63enne triestina. Secondo l’esperta, Liliana si sarebbe infilata da sola nei sacchetti di plastica in cui è stata rinvenuta cadavere. Lo avrebbe fatto la mattina stessa della sua scomparsa, il 14 dicembre 2021, e questo sarebbe provato dal contenuto gastrico e dalla mancata ricrescita dei peli sulle sue gambe.

La criminologa ha proseguito dicendo che probabilmente Lilly, subito dopo essere andata in pensione, ha sviluppato uno stato depressivo, aggiungendo che il rapporto con Sterpin era di affettuosa amicizia, che non è riuscito a distoglierla dal suicidarsi, non solo perché con lui non aveva un vero progetto di vita, ma anche per il profondo stato depressivo nel quale era sprofondata.

Su Appiapolis.it, la criminologa Franco ha parlato anche della questione dell’orologio di Liliana Resinovich, dicendo che lei era solito portarlo a destra. Proprio al polso destro è stato rinvenuto, “nonostante nella consulenza autoptica sia descritto un orologio sul polso sinistro”, aggiungendo:” Dalle immagini che sono state diffuse si può inferire infatti che l’orologio non è né alla rovescia, né al polso della mano sinistra”.

Una questione, quella della posizione dell’orologio, molto dibattuta, sin dal ritrovamento del cadavere della 63enne triestina. Per cercare di far chiarezza, la criminologa ha fatto delle interessanti precisazioni: “Le immagini diffuse sono infatti riferibili ad una mano e a un polso destri. Detta mano destra è poggiata sul palmo e si vede a destra l’ulna e non il radio, che ci saremmo invece aspettati di vedere se la mano fosse stata la sinistra. A sinistra (non a destra) delle ossa di questa mano destra si vedono alcune ossa di un dito della mano sinistra che tende a chiudersi. La corona guarda il braccio e non il polso proprio come quando si mette l’orologio a destra, pertanto l’orologio non solo non è sul polso sinistro ma neanche al contrario”.