Liliana Resinovich, il marito rompe il silenzio: il colpo di scena poco fa (2 / 2)

I consulenti del pm incaricati dalla Procura di Trieste che si sono occupati di risalire all’epoca della morte e alle cause che l’hanno determinata, sono pervenuti alla conclusione che Liliana è morta per soffocamento, anche se sono ancora tanti i punti sui quali si dovrà fare chiarezza. Ad affrontare il caso Resinovich è stata anche Federica Panicucci, nella consueta puntata di “Mattino Cinque”. La conduttrice si è collegata con Sebastiano Visintin, il marito di Liliana Resinovich, e con l’amico di quest’ultima, Claudio Sterpin. 

Il primo punto attorno al quale dovrà essere fatta chiarezza riguarda dov’è stata Lilly in quei venti giorni che separano la sua scomparsa al ritrovamento del cadavere Sebastiano Visintin ha voluto proprio far leva su questo punto, che non può essere tralasciato, dichiarando: “Dove è stata Liliana dal 14 dicembre fino a quando è morta? Noi siamo esterrefatti da queste notizie. Ho parlato con il mio avvocato e i nostri consulenti che si sono già messi in relazione con la Procura per poter dare seguito a delle ricerche e visualizzare quello che è stato fatto dei medici dei consulenti della Procura” Visintin, ha poi aggiunto: “Per noi la morte risale al 14 dicembre o al massimo al giorno dopo. È stata uccisa? Non oso pensare che qualcuno le abbia fatto del male e che si sia suicidata è ancora peggio. Bisognerà capire da dove deriva tutto questo dolore e questa voglia di farla finita. Di altro non voglio parlarne, quando avremo i risultati delle perizie fatte sui dispositivi allora forse avremo delle risposte, adesso abbiamo solo supposizioni dette da persone che non hanno titolo a parlare di me e di Liliana”.

Non sono mancate parole molto forti, che l’uomo, duramente messo sotto pressione da tutto il clamore mediatico seguito alla morte della sua adorata moglie, ha voluto proferire: “Io sono il marito, come si permettono certe persone a fare insinuazioni? L’avvocato e il nostro consulente hanno fatto richiesta di poter accedere a queste perizie che sono state fatte per capire se sono state fatte in maniera corretta o se vi è qualche dimenticanza. Sono solamente fantasie, vedremo se avremo un giorno delle risposte”.

Uno sfogo che si è sentito di fare dinnanzi alle telecamere e che ha interessato anche il tema della riesumazione del cadavere. Visibilmente provato, Sebastiano Visintin ha detto: “Mi fa male il cuore, non le ho potuto dare una carenza quando è stata seppellita, ho visto solo una foto da una stampante, e sapere che il suo corpo venga riesumato per altri accertamenti… se sono necessari io non mi oppongo, ma il mio desiderio è quello di sottostare ai desideri di Liliana, ovvero che venga cremata e le sue ceneri essere sparsi nel Golfo di Trieste”.

Il fratello di Liliana, intervistato sempre da “Mattino 5”, ha attaccato però Sebastiano Visintin: “Non si è suicidata, sicuro. Se si fosse suicidata avrebbe lasciato una lettera d’addio. Sebastiano è responsabile? Di sicuro, se non direttamente ma indirettamente”. Claudio Sterpin, amico speciale di Liliana è convinta che Liliana non si sarebbe mai suicidata. Si chiede se si sia trattato di una sincope o se qualcuno l’ha uccisa, in ogni caso, tenendola da qualche parteE ‘convinto dell’occultamento di cadavere o della messa in scena di un suicidio. Fanno riflettere le sue parole: “Lei non poteva suicidarsi con il futuro che avevamo davanti insieme.” Per Sebastiano, Claudio Sterpin è un mitomane.