Per i giornali di cronaca e per le trasmissioni televisive che si sono occupate del caso, per tutti la morte della 63enne triestina Liliana Resinovich è stato il giallo di Trieste, anche se, ad oggi, tutti i dubbi, pian piano, stanno venendo meno.
Ogni speranza di ritrovarla in vita è venuta meno quando Lilly, come i suoi amici affettuosamente la chiamavano, è stata ritrovata cadavere il 5 gennaio successivo, nel parco dell’ex ospedale psichiatrico di Trieste.
Ora sappiamo che la donna è deceduta per “morte asfittica tipo spazio confinato (plastic bag suffocation), senza importanti legature o emorragie presenti al collo” e il decesso risalirebbe a 48-60 ore circa prima del rinvenimento del cadavere stesso”. Il marito della povera Liliana ha deciso di parlare, rompendo il silenzio. Vediamo cosa ha dichiarato.