Liliana Resinovich, ha vuotato il sacco: “Ha ucciso Liliana…” (2 / 2)

Premettendo che le indagini sulla morte di Liliana proseguono per far luce su questa orribile vicenda che, senza ombra di dubbio, rientra nei casi di cronaca nera efferata più forti degli ultimi tempi, tra coloro che non credono minimamente al fatto che la donna si sia tolta la vita c’è proprio il fratello, Sergio Resinovich che, in un’intervista a Il Corriere della Sera, si è lasciato andare a delle clamorose dichiarazioni.

Sergio ha dichiarato: “Credo che l’atto del suicidio sia stato montato, come una sceneggiata, per farlo sembrare tale. Il marito Sebastiano Visintin ha male instradato la polizia. Ha parlato di allontanamento spontaneo. Così si è perduto tempo. Il giorno della scomparsa avevo chiamato al telefono mia sorella. Ha risposto il marito. ‘È uscita e ha lasciato il telefono in casa’ mi ha detto. Era una donna precisa. Figurarsi se usciva senza telefono, soldi e green pass”.

Sergio è convinto che ad uccidere la sorella sia stato proprio Sebastiano, il marito, per gelosia nei suoi confronti. L’uomo ha dichiarato che la sorella era felice, di buon umore, con le idee molto chiare e aveva il progetto di andare a vivere con un altro uomo, Claudio Serpin, aggiungendo: “Ho chiesto a Serpin di vederci. Mi ha raccontato tutto. Che avrebbe voluto iniziare una nuova vita con Liliana e che lei era disponibile”. 

Il mistero di Liliana è sempre più fitto, nonostante lo scorrere del tempo e i familiari della donna proprio non ci stanno a avvallare la pista del suicidio, del gesto estremo con cui Lilly avrebbe posto fine alla sua esistenza. Sebastiano Visintin, per dover di cronaca, è stato scagionato dalla prova suprema, quella del Dna.

Quindi, se effettivamente qualcuno avesse assassinato la 63enne triestina, chi è costui? Un rebus che sta attagliando coloro che da mesi si occupano di questo fortissimo caso, molto più intricato del previsto, attorno al quale occorre tassativamente far chiarezza, per Liliana, in primis, e per tutti coloro che le hanno voluto bene.