Liliana Resinovich, a darne l’annuncio è l’avvocato di Sebastiano Visentin (2 / 2)

L’avvocato Paolo Bevilacqua, che difende Sebastiano Visintin, marito di Liliana, indagato per il decesso della moglie, ha rotto il silenzio in una lunga intervista al Corriere , dicendo: “Sostanzialmente lo è sempre stato, formalmente non mi risulta”. La legale ha precisato  che, mediaticamente, Sebastiano è indagato da più di tre anni, ossia da quando il corpo di Lilly è stato rinvenuto, dunque la vox populi è quella.

Sotto l’aspetto formale invece, ha detto: “Ma se vogliono interrogarlo o fare qualche accertamento tecnico non ripetibile o, che ne so, una perquisizione o un sequestro lo devono iscrivere, e questo al momento non è successo. Ma le dirò di più: io auspico che venga indagato” .   Nel momento in cui gli viene chiesto il perché, l’avvocato ha spiegato che così facendo, la pressione mediatica scenderebbe e lui (Sebastiano) “forse la smetterà di andare in tv a dire sciocchezze” . Queste le parole prese dal Corriere, pronunciate dal legale di Visintin, che ha aggiunto: “ Io gli ho sempre detto di lasciar perdere perché può essere solo controproducente. Anche se sei innocente vieni sottoposto, come è successo, a mille domande, ti può scappare lo svarione, la contraddizione, anche solo per stanchezza, e quelle parole poi possono essere usate contro di te. E infatti è successo“. 

Il legale ha aggiunto che Sebastiano, così facendo, è finito a processo e che non sarà l’unico, che è stato querelato dai vicini di casa, da Claudio Sterpin, mentre lui non ha mai querelato nessuno, trovandosi a doversi difendere, quando era tutto evitabile . Nel momento in cui al legale viene chiesto perché dopo la super perizia della Cattaneo Visintin appare meno in tv, l’avvocato ha risposto: “Perché gliel’ho imposto: o così o ti mollo. Non tollero la spettacolarizzazione, questa folle mediaticità, non è il mio mondo, sarò fatto anche all’antica ma penso che i processi si debbano celebrare nelle sedi deputate. Mi reputo un artigiano del diritto, abituato al confronto in aula ,non in tv. Qui invece c’è un’udienza televisiva al giorno” (parole tutte riprese dal Corriere).

L’avvocato Bevilacqua interviene, in genere, molto poco, a differenza del suo cliente Sebastiano. Visintin dice di andare in tv perché non ha nulla da nascondere e per confrontarsi con chi si occupa del caso , in quanto magari potrebbe essere utile per arrivare a una verità (sul decesso della moglie). Il legale ha precisato che Sebastiano non va in televisione per soldi o per mostrarsi innocente quando non lo e’ (cosa che pensano i maliziosi), anche perché, così facendo, dice il suo avvocato, sarebbe “un grande attore, in grado di reggere la parte per anni”. 

Nel momento in cui all’avvocato Bevilacqua viene chiesto chi è il killer di Liliana, lui ha risposto che non c’è in quanto, secondo la sua opinione, non sussiste il delitto e ha anche una ben precisa opinione riguardante i segni sul corpo della Resinovich, ritenendoli:  Compatibili con una caduta” per poi aggiungere: ” D’altra parte, i primi medici legali avevano concluso per il gesto estremo. Se fossi il magistrato disporrei una superperizia che valuti tutte le altre e il materiale a disposizione. Perché siamo di fronte a consulenti che la pensano in maniera diversa. E non essendoci nulla di nuovo sotto il sole necessita qualcuno che sbrogli la matassa». Ora ci sarà il processo per diffamazione verso Visintin, nonostante l’avvocato sperava che non si facesse.