In queste ore potrebbe esserci una svolta molto importante nel giallo di Liliana Resinovich. Fanpage.it, ci fa sapere che i risultati della superperizia, effettuata sul corpo riesumato delle donna, sarà consegnata il 28 febbraio 2025.
“Quarto Grado”, venerdì, ha lanciato un’ indiscrezione clamorosa che potrebbe cambiare il corso delle indagini: Liliana Resinovich sarebbe deceduta per un’asfissia provocata da terzi. Quindi qualcuno l’avrebbe soffocata con i sacchetti o strozzata. Questo, se venisse confermato, rappresenterebbe una svolta sulla scomparsa della pensionata triestina.
In prima battuta, si disse che Liliana era venuta a mancare per un’asfissia auto-indotta con i due sacchi trovati sulla sua testa . Se arrivasse la conferma, si tratterebbe di delitto e non di gesto estreo. All’ipotesi dell’asfissia indotta da terzi crede anche il Professor Vittorio Fineschi, consulente di Sergio Resinovich, fratello di Liliana.
Secondo l’esperto, Liliana potrebbe aver subito un movimento di torsione brusco del collo, una compressione con l’avambraccio che avrebbe causato anche la frattura alla vertebra T2 e che spiegherebbe anche l’assenza di lividi sul collo, con conseguente decesso.
Potrebbe essere stata afferrata mediante arto, viene costretto attorno al collo, senza lasciare tracce evidenti. I sacchi biodegradabili che la donna aveva attorno alla testa sarebbero solo serviti ad evitare imbrattamenti ematici. Resta poi un’altra domanda da risolvere: chi le ha tolto la vita, potrebbe aver utilizzato dei guanti? Il caso della Resinovich sembra vicinissimo ad una svolta, dunque la storia sarebbe tutta da riscrivere. Alla luce della superperizia, la pensionata sarebbe stata soffocata.