Licia Colò rompe il silenzio: “Devono saperlo tutti, ecco la verità sull’orso” (2 / 2)

Dopo la morte di Andre Papi, Ispra ha dato il parere positivo per l’abbattimento dell’orso MJ5 che, lo scorso 5 marzo, ha aggredito un escursionista 39eenne nei boschi della valle di Rabbi, oltre a voler confermare l’abbattimento, per l’appunto, di JJ4, l’ora che ha aggredito Andrea Papi, runner trentino 26enne che, purtroppo, non ce l’ha fatta.

Questo quanto dichiarato da Maurizio Fugatti, presidente della provincia di Trento. Su questi casi si è pronunciato lo zoologo Bruno Cignini, docente Conservazione e gestione della fauna a Tor Vergata in un’intervista al Corriere della Sera, invitando a non degenerare nella psicosi, pensando che se si entra in un bosco, c’è di sicuro un orso pronto ad aggredirci.

Sull’aggressione dell’orso si è pronunciata Licia Colò che, in un’intervista a La Stampa, ha dichiarato: “Credo nel valore della natura, sono convinta che il mondo non ci appartenga. Per cui, se JJ4 è un esemplare problematico va allontanata ma farne un capro espiatorio è amorale”.

La conduttrice ha aggiunto: “Una persona morta è una tragedia. Non sarebbe mai dovuto accadere. Ma l’orsa si prenderà le colpe per tutti. Non me la sento di dire che un esemplare che ha ucciso deve stare lì perché ne ha il diritto. Ma abbatterla ed eliminare altri orsi problematici è scorretto. Siamo noi che li abbiamo messi li e poi abbiamo cambiato idea. Ha fatto l’orsa. Perché ucciderla? Va spostata o catturata: vivrà il resto dei suoi giorni in gabbia”.

Sappiamo quanto Licia Colò ami gli animali, avendo sempre condotto programmi relativi alla tutela della biodiversità, delle specie protette, della fauna e flora, quindi la sua reazione era prevedibile. La conduttrice, a La Stampa, ha chiosato: “Non avrei messo gli orsi dove la gente non li voleva. Gli abitanti del posto non sono mai stati entusiasti. Non è mai stato fatto un discorso corretto per abituare la gente a conviverci. Non sono state spiegate le potenzialità della presenza dell’ orso sul territorio. Ma, una volta che gli orsi sono stati reintrodotti, bisognava imparare a farlo. Soprattutto perché sono stati presi soldi dalla Comunità europea”.