Liam Payne, la scoperta su cosa è successo qualche giorno prima del decesso (2 / 2)

 

La prematura scomparsa di Liam Payne ha sconvolto il mondo della musica. L’ex membro degli One Direction è deceduto a 31 anni dopo essere precipitato dal terzo piano di un hotel a Buenos Aires, in Argentina. Si sospetta che si sia tolto la vita, dato che la polizia, giunta sul posto dopo una segnalazione su un uomo molesto, ha trovato Payne già a terra.

L’artista si trovava nell’hotel insieme alla sua fidanzata, e la notizia della sua scomparsa ha lasciato i fan profondamente sconvolti. I risultati preliminari dell’autopsia, anticipati da “The Guardian“, hanno confermato che la causa del decesso è stata la caduta dal terzo piano.

Le indagini della polizia sono ancora in corso, e ci sono cinque testimoni che potrebbero aiutare a chiarire le circostanze del decesso. Nella stanza d’albergo sono state trovate sostanze stupefacenti e alcol, che il cantante avrebbe assunto prima di buttarsi dal balcone. Un dettaglio emerso successivamente riguarda un evento avvenuto pochi giorni prima del tremendo accaduto: Payne sarebbe stato licenziato dalla sua casa discografica.

Secondo il “Daily Mail“, diverse fonti hanno confermato che l’artista era stato scaricato da Capitol/Universal. La decisione sarebbe stata presa a causa del suo scarso successo musicale rispetto agli altri membri degli One Direction, come Harry Styles, Zayn Malik e Niall Horan. Questo licenziamento avrebbe aggravato il suo stato psicologico. La notizia del licenziamento ha gettato Payne in una spirale di depressione, che potrebbe aver contribuito al triste epilogo.

Dopo un iniziale successo da solista, Payne non era riuscito a mantenere il livello di popolarità raggiunto dai suoi ex compagni di band, e il secondo album era stato sospeso prima della sua uscita ufficiale. Questo fallimento professionale, unito ai problemi personali, potrebbe aver alimentato il suo malessere.