L’ex comandante Gualandi non ha retto, è crollato: "Troppa pressione, sono esausto.." (2 / 2)

Il gip ha accolto le richieste della Procura, ritenendo che l’indagato Gualandi abbia volontariamente fatto partire il colpo, dunque che si tratterebbe di un atto volontario, aggravato dai futili motivi e dalla relazione sentimentale.  Il gip , come riportato da diversi siti d’informazione, parla dell’ex comandate alle prese con un dissidio interiore molto forte che di suo basterebbe come movente del femminicidio dell’ex vigilessa, con cui aveva avuto una relazione.

Sofia ha fatto 15 telefonate a Gualandi, di cui l’ultima avvenuta sette minuti prima che un colpo la raggiungesse. Lui le scriveva:   “Non vivo più, non dormo più, non mangio più”, e ancora:  “Sono esausto, me ne vado via senza dire niente a nessuno, non reggo più” ,”Non ho energia, non sopporto più questa pressione”. 

Il 62enne non ce la faceva più a resistere alle richieste di Sofia di tornare insieme  e di riprendere la relazione, scoperta sia dalla moglie di lui,  che dal fidanzato di lei.

Ma c’è dell’altro. L’ex comandante,  riguardo al dispositivo con cui ha colpito Sofia,  ha dichiarato: “Volevo pulirlo in vista di un’esercitazione al poligono di tiro”, prendendolo dalla cassetta di sicurezza 30 minuti prima che partisse il colpo. Parla di esercitazione, della quale non c’era ancora una data precisa.

Peraltro, i dipendenti   del poligono, hanno dichiarato che erano loro stessi a pulire le armi.   Insomma, tante sono le cose che ancora non tornano attorno a questo caso così efferato e per rispondere ai dubbi, occorrerà continuare con indagini ed esami balistici, la prossima fase.