Leucemia, il sintomo che si presenta di notte: fate attenzione a questo (2 / 2)

Tra i campanelli d’allarme della leucemia una stanchezza o debolezza eccessiva, che non va via col riposo o cambiando stili di vita e dieta. Essa si deve protrarre per una settimana senza stancarsi; vertigini  febbre, anche se, ovviamente, va fatta una diagnosi differenziale, potendosi trattare d’altro. Attenzione al pallore della pelle, ad una percezione di freddo o caldo anomala sulla pelle; lividi, macchie rosse o viola sulla cute, tagli, che non si cicatrizzano facilmente, ciclo mestruale abbondante, tracce ematiche in urine e feci.

Non va sottovalutata la mancanza di respiro, per evitare di incorrere in embolia polmonare. Ed ancora: sonnolenza, forte mal di testa, intorpidimento del viso, confusione, disturbi della vista. Se questi sono i sintomi della leucemia di cui maggiormente si parla, c’è un sintomo che si presenta la notte, che può dimostrare di essere affetti da leucemia. Ma qual è?

E’ Humanitas.it. a dircelo. Si tratta della sudorazione notturna. Ma quando può essere un campanello d’allarme di leucemia? La sudorazione notturna deve avvenire per più notti di seguito ed essere molto abbondante e persistente, oltre che indipendente dall’ambiente esterno.

Nella maggior parte dei casi, inoltre, chi ne soffre non si riesce a trovare sollievo e refrigerio dalla sudorazione e già questo dovrebbe creare più di qualche dubbio. Chi ha a che fare con questo tipo di sudorazione o, tra i familiari e gli amici ,ha qualcuno che ne soffre, deve rivolgersi il prima possibile al medico di fiducia, in modo da poter effettuare tutte le analisi necessarie.

La leucemia, se diagnosticata tempestivamente,  può essere trattata e non porta ad un triste epilogo. Allo stato attuale, oltre al trapianto, come terapie a disposizione abbiamo la chemioterapia abbinata ad altri approcci, che puntano stimolare il sistema immunitario e a riconoscere e  distruggere le cellule leucemiche, come per esempio, l’interferone alfa, utilizzato per rallentare la crescita delle cellule tumorali, oppure anticorpi monoclonali in grado di colpire le cellule leucemiche, favorendone la distruzione da parte del sistema immunitario.  Nessun allarmismo ma massima attenzione.