Tra i temi più ricorrenti e amati nei racconti umoristici, la scuola occupa un posto di rilievo. Le barzellette ambientate tra i banchi di scuola mettono in scena situazioni quotidiane che riescono a far sorridere per la loro spontaneità. Gli insegnanti, gli alunni e le lezioni sono spesso i protagonisti di queste storie, che si divertono a esagerare momenti di incomprensione o a giocare sugli equivoci che possono sorgere durante le attività scolastiche.
La scuola, con le sue dinamiche e interazioni, diventa uno scenario perfetto per far emergere l’ingenuità o la furbizia degli studenti, o l’autorità talvolta un po’ burbera degli insegnanti. Non è raro, infatti, che barzellette e racconti scolastici nascano da episodi reali, situazioni che capitano davvero e che, seppur in modo inaspettato, superano la fantasia.
Inoltre, la scuola rappresenta un terreno fertile per un’ironia leggera e comprensibile a tutti, indipendentemente dall’età. Chiunque può immedesimarsi nelle dinamiche che si creano tra alunni e insegnanti, rendendo le barzellette ambientate in classe una fonte di grassissime risate. Ma veniamo ora alla nostra barzelletta.
Un insegnante di scienze ha condotto un esperimento curioso e originale per coinvolgere i suoi studenti, utilizzando quattro vermi collocati in quattro provette distinte. Ogni provetta conteneva una sostanza diversa: birra, vino, whisky di 12 anni e acqua minerale. L’obiettivo era mostrare come l’ambiente chimico influisce sugli organismi viventi.
Il giorno dopo, i risultati erano evidenti: i vermi immersi nella birra, nel vino e nel whisky erano tutti deceduti, mentre l’unico verme rimasto vivo e in salute era quello nell’acqua minerale. L’insegnante chiede alla classe: “Che cosa impariamo da questa esperienza?”. Allora uno studente sorprende tutti e risponde senza esitare: “Chi beve birra, vino o whisky non avrà mai i vermi“, offrendo una chiave di lettura umoristica e spiazzante.