A Soci, piccolo centro del Casentino in provincia di Arezzo, le giornate hanno un ritmo scandito dalle stagioni e dalla placida routine. È in questo contesto che il nido “Ambarabà Ciccì Coccò” rappresentava, fino a poche ore fa, un luogo di innocenza e protezione.Poi, un pomeriggio di gioco si è trasformato, all’improvviso, in una scena di cronaca che ha scosso tutta la vallata.
Quella tranquillità abituale si è strappata come un velo sottile su un evento assurdo.In giardino, l’aria fresca era rallegrata dalle risate dei bambini. Tra loro c’era Leonardo, due anni appena, con la sua felpa e l’energia tipica della sua età.Come molti bambini, il piccolo ha provato l’impulso di alzarsi, di raggiungere un punto più alto.
I primi soccorritori hanno ipotizzato che abbia tentato di arrampicarsi su un alberello.È stato un gesto rapido, innocente, ma il destino ha voluto che il cordino del suo indumento si impigliasse in un ramo. Il nido di sicurezza che la scuola dovrebbe rappresentare è svanito in un attimo.

Immediatamente la triste notizia ha iniziato a circolare, immedesimandosi nei genitori di questo piccolo alunno, informati del decesso del loro figlioletto mentre si trovavano a lavoro. Un caso , questo, che ha lasciato sgomenti tantissimi utenti, strettisi attorno ai familiati in queste ore così sconvolgenti. Sono ore di lutto per tutto il nostro Paese, alle prese con un accadimento che ci lascia senza parole, increduli, amareggiati, scossi.