Leo Gullotta, il tragico annuncio è arrivato poco fa: “Niente da fare, ci ha lasciati per un’embolia (2 / 2)

Leo Gullotta,  che ci ha sempre portato il sorriso nelle nostre case, nonostante non sia più un giovincello, a 76 anni non ha assolutamente voglia di dire addio alla sua più grande passione: quella per lo spettacolo che ha coltivato sin da bambino. Ci ha sempre fatto ridere con i suoi sketch, con i suoi siparietti comici, eppure ci sono cose che nessuno sa di lui, che si porta dietro una tragedia immensa.

Non esiste solo la vita professionale ma anche quello sentimentale. Leo Gullotta ha deciso di parlarne apertamente. L’attore ha dichiara la sua omosessualità nel lontano 1995, semplicemente rispondendo alla domanda di una giornalista. Furono queste le sue parole: “Quando me lo hanno chiesto, io ho risposto “Sì, perché? Mi dica“”

Nel 2019 ha sposato il suo compagno, dopo decenni di relazione, e non ha alcuna intenzione di rivelare l’identità dell’uomo che gli sta accanto da così tanti anni. Queste le toccanti parole dell’artista: “Sto con la stessa persona da 42 anni. Come si fa? Lo devi cercare. La prima fase è chimica, poi spunta il sentimento, l’amore, poi la condivisione, il feeling, un pizzico di umorismo e di gioco, il sapere ascoltare e amare ma senza invadere lo spazio dell’altro. L’amore è una cosa importante, l’accoglienza. L’amore per me è un sostegno non da poco, è avere al fianco una persona che ti stima, ti rispetta, e per questo ti pungola. In questi anni non abbiamo mai litigato se non per sciocchezze. Cosa mi rimprovera? Forse l’essere troppo tedesco a volte“.

Nell’affrontare un tema che, ancora oggi, viene considerato tabù, quello dell’omosessualità, Gullotta ha detto testuali parole: “L’amore è la cosa più importante, è un incontro di chimica. Bisogna cercarlo anche l’amore, i miei primi amori sono stati diverse ragazze perché il passaggio è arrivato verso i 28-29 anni. Prima mi piaceva la crema, poi ho capito che mi piaceva il cioccolato. Ma senza problema, anche la mia famiglia mi ha dato grande libertà da questo punto di vista”.

Ancora una volta, con estrema profondità, velata dietro l’ironia, l’artista è stato capace di sviscerare tematiche considerate tabù (e siamo alle soglie del 2023!), per poi lasciarsi andare ad un dolore fortissimo; una ferita sempre aperta, impossibile da sanare, che condivide con tutta la sua famiglia: “Nella vita bisogna avere curiosità perché così si hanno più frecce nella propria faretra da poter sparare. Quando ero piccolo a Catania curiosavo dappertutto. Mia mamma era una ‘generalessa’ aveva il comando della casa, poi con sei figli… Una delle mie sorelle però ci ha lasciato purtroppo troppo presto per un’embolia“. Ecco cosa di nasconde dietro il sorriso che un comico del suo spessore porta in scena.