
Claudio Amendola, ospite di “Tintoria Podcast”, si è lasciato andare al racconto di un aneddoto che risale a quando aveva solo 17 anni, nel 1980. Era in vacanza in Thailandia e quel viaggio è stato per lui indimenticabile ma non in senso buono. Claudio, insieme ad un amico, avrebbe voluto ritagliarsi dei momenti di puro relax e divertimento.
Purtroppo, però, ha vissuto un incubo ad occhi aperti. Ha raccontato di aver avuto a lungo difficoltà intestinali, non andando in bagno per diversi motivi, molti dei quali legati cibo, sino ad arrivare a dodici giorni senza riuscire a liberarsi.
Deciso a recarsi in ospedale se non avesse defecato, ha però cambiato idea. Questo il suo racconto di quanto accadde: “Mi avvicino alla spiaggia e a metà strada tra il bungalow e l’acqua, capisco che non c’era più nulla da fare. Dovevo ca*are ora. Guardo il bungalow, guardo il mare… e il mare era più vicino”.

Ed ecco arrivare il punto più interessante ma al contempo imbarazzante e ridicolo del suo racconto: “Mi butto in acqua e provo la sensazione fisica più bella della mia vita, di tutta la mia vita”. Ma cosa è accaduto? “Mi giro e vedo questi due, avranno avuto novant’anni, che in un secondo sono stati completamente circondati dalla me…”.
Inutile dire che il suo racconto è divenuto virale in pochi istanti , dividendo la pubblica opinione tra chi si è divertito per la sua sfacciata sincerità e chi, invece lo ha bacchettato senza pietà, ritenendo che abbia peccato di educazione e di buon senso e che, quanto meno, questo episodio della sua vita, avrebbe potuto tenerselo per se. Del resto, non si può certo piacere a tutti! A voi, Amendola piace anche in questa versione?