Lasciano il figlio di un mese senza cibo, non ce l’ha fatta (2 / 2)

Non solo Diana Pifferi, la piccolina lasciata morire di stenti dalla madre ma anche un’altra storia, questa volta estera, ha scosso il mondo. Parliamo della 33enne Oxana Mironova, che è stata condannata per aver provocato il decesso di suo figlio Kosmos, di solo un mese, venuto a mancare per fame, dal momento che la donna non lo avrebbe nutrito in modo adeguato.

Lasciato senza cibo per troppo tempo, il piccolino è deperito irreversibilmente sino al drammatico epilogo, Ma questa storia è davvero spietata, al limite del surreale. A influenzare Oxana, il suo fidanzato che le ha garantito la sopravvivenza del figlioletto anche solo grazie alla luce solare. Seguendo le indicazioni del suo partner, un food blogger di cibi crudi e insegnante di lifestyle, il 43enne Maxim Lyutyi, finito sotto accusa per maltrattamenti ai danni del minore deceduto, la 33enne, reiterando i suoi comportamenti negligenti, ha portato il bimbo dritto alla tomba.

Dinnanzi alla corte, la donna ha ammesso la sua colpevolezza, dichiarandosi pentita, ma questo suo pentimento non l’ha sottratta alla sua pena. Stando a quanto dichiarato dalla madre reo- confessa, il suo compagno avrebbe voluto far crescere il piccolo tramite una dieta a base di sole e l’uomo le avrebbe impedito di allattarlo, ritenendo che fossero sufficienti i raggi solari a tenerlo in vita.

La nonna materna del neonato deceduto è convinta che il 43enne gestisca una setta, dicendo: “Voleva fare degli esperimenti sul bambino, nutrirlo esclusivamente con il sole e poi pubblicizzare questa dieta”, aggiungendo: “Ero contraria a tutto ciò, ma mia figlia non mi ha ascoltato”.

Stando a quarto riportato su Leggo, la stessa Oxana sarebbe finita nelle grinfie del partner, senza riuscire a trovare la forza di ribellarsi. la 33enne aveva messo al mondo suo figlio tra le mura domestiche, per poi lasciando deperire, sotto consiglio del compagno. Solo quando lo ha visto toccare il fondo, l’ha portato in ospedale dove, purtroppo, non ce l’ha fatta.