Una notizia, quella che l’autorevole Il Foglio, nostra fonte di riferimento, ci dà, davvero sconcertante. Fabrizio Pregliasco, per chi non lo sapesse, è stato a Barletta, in Puglia, per la presentazione del suo ultimo libro, scritto con Paola Arosio e dedicato al problema della resistenza agli antibiotici nei batteri.
Stava semplicemente spiegando, con molta calma, il contenuto della sua ultima fatica letteraria, quando, improvvisamente, uno dal pubblico ha scagliato una pietra sul palco che, per fortuna, non ha colpito né il virologo né la conduttrice. Non ci è dato sapere se il colpo sia stato mancato volutamente o accidentalmente, eppure quel gesto ha un grosso valore e invita ad una profonda quanto doverosa riflessione.
Evidenzia la difficoltà enorme che tutti gli esperti hanno, ad andare avanti, in una società formata da parecchia gente che, non si sa se perché ottusa o perché spaventata, ci mette un secondo a parlare di teorie cospirazioniste, al punto da macchiarsi di gesti come questo della pietra contro Pregliasco.
Il famosissimo virologo non è stato l’unico a subire questo disdicevole e ignobile gesto, poiché Antonella Viola, ad esempio, ha dovuto vivere sotto scorta, alla pari di Matteo Bassetti, per le minacce di farlo fuori. Non è andata meglio a Roberto Burioni o a Pierluigi Lopalco.
Il duello è quello tra pro vax e no vax, che non conosce battute d’arresto, anzi, tutt’altro. La pietra che, qualcuno, dal pubblico, ha tirato sul palco e che ha rischiato di colpire Pregliasco è solo l’ultima, in ordine di tempo, scagliata contro la scienza che, come si sa, fa leva sulla ragione. Forse, ci sarebbe bisogno di fermarsi un attimo a riflettere, affinché simili episodi, non si verifichino più. Un conto è essere in disaccordo, ben altro lo è il lapidare un uomo che ha speso la sua vita per il progresso medico-scientifico, non credete?