L’annuncio choc di Crosetto: "Siamo sotto mira dalla Russia" (2 / 2)

Il documento, ribattezzato “Non paper sul contrasto alla tensione ibrida”, non lascia spazio a interpretazioni. Al primo posto, in qualità di attore primario che colpisce l’Italia, viene indicata la Russia. L’azione russa è descritta come un’offensiva a tutto campo che include sabotaggio, disinformazione, cyberattacchi massicci e l’uso della migrazione come vero e proprio strumento di destabilizzazione.

Questo si innesta nel contesto della situazione dell’Ucraina, estendendosi a campagne in Africa e tentativi di interferenza elettorale. A ruota segue la Cina, con una strategia definita multi-vettoriale. L’obiettivo di Pechino è indebolire l’Unione Europea combinando leve economiche, tecnologiche e informative per acquisire know how strategico.

Un approccio diverso, ma ugualmente insidioso, è quello dell’Iran. Teheran è in grado di esercitare coercizione sui choke points marittimi (i passaggi strategici), servendosi di proxy regionali come gli Houthi e Hezbollah per condurre operazioni cibernetiche.

A chiudere la lista nera c’è la Corea del Nord, che si concentra principalmente su operazioni di spionaggio digitale, furti di criptovalute e azioni ransomware (la cyber-estorsione).

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Le strutture vitali italiane non sono immuni: tutti i settori, dall’energia ai trasporti, dalle telecomunicazioni alla sanità e alla finanza, sono bersagli ininterrotti della situazioe di tensione. Lo scenario è reso ancora più allarmante dalla continua evoluzione tecnologica, guidata dall’intelligenza artificiale.

Di fronte a questa realtà, il Ministro Guido Crosetto insiste sul fatto che l’Occidente spesso sceglie di non reagire, nonostante gli accordi in seno a Nato e G7. Per questo, l’ultima richiesta del dossier è chiara e urgente: è necessario costruire subito un sistema integrato di difesa cyber.