La verità viene fuori solo ora: la mamma finalmente ha confessato tutto (2 / 2)

Secondo quanto si apprende dalla stampa internazionale, una vicenda assolutamente assurda è avvenuta negli Stati Uniti, precisamente a Smirne. Da quanto si è riusciti ad apprendere una donna si è resa protagonista di un gesto folle nei confronti della figlioletta di soli 3 anni.

Kristie Haas, 31 anni, è stata condannata a 30 anni di reclusione per il delitto della figlia Emma Grace Cole. La piccola avrebbe subito ripetuti abusi da parte della mamma. Una sofferenza indicibile causata alla bambina, i cui resti sono stati trovati da una persona nel 2019 in un campo di softbal.

Dinanzi agli inquirenti, nei giorni immediatamente successivi alla scomparsa della piccola, la madre dichiarò che ella si trovasse in una casa di accoglienza per bambini, ma le forze dell’ordine degli USA non hanno mai creduto a quanto raccontato dalla donna, per questo hanno continuato le indagini.

Dopo aver tolto la vita alla piccola, la donna le ha dato addirittura fuoco, questo forse nel tentativo di liberarsi dei resti, che sono appunto poi stati ritrovati nel campo suddetto. La Haas faceva uso abituale di stupefacenti, ha ammesso di essere stata negligente nei confronti dei figli, ma si è giustificata dicendo che non era in sé quando ha compiuto il gesto.

La donna era anche madre di altri bambini di cui però, come facilmente si può immaginare, le è stata tolta la custodia. Per la madre la piccola Emma era capricciosa, ma per tutti gli altri parenti si trattava di una bimba dolce e adorabile.

Nei prossimi giorni si potranno sicuramente conoscere altri dettagli su quanto accaduto alla piccola Emma, è stato qualcosa che ha sconvolto davvero tutti.