Il rischio della variante Cerberus è che, manifestandosi con sintomi para-influenzali, il soggetto che viene contagiato decide di non eseguire il test, sottovalutando la possibilità che si tratti di Covid. Così facendo, contribuisce, essendone ignaro, alla diffusione del virus, ragion per cui se si ha il sospetto di avere anche solo uno di questi sintomi, occorre rimanere a casa, senza entrare in contatto con nessuno, sottoponendosi a tampone.
Tale variante colpisce prevalentemente le alte vie respiratorie, come se si trattasse di un forte raffreddore e ciò rende difficile distinguerla dall’influenza. I sintomi cui prestare attenzione sono: naso chiuso, mal di gola, tosse e al massimo un po’ di febbre senza mai provocare la perdita del gusto o dell’olfatto o altre particolarità come vertigini e mal d’orecchio.
I medici sono preoccupati in quanto i farmaci monoclonali usati finora, allo stato attuale sono sostanzialmente inefficaci nell’evitare il contagio. I vaccini, invece, rimangono fondamentali per evitare nella stragrande maggioranza dei casi gli effetti più gravi e i decessi. Ovviamente la copertura è più forte per chi ha fatto 4 dosi, ma i rischi di contrarre il Covid in forma grave sono di moltissimo diminuiti anche in coloro che si sono sottoposti alle 3 dosi.
Pregliasco, ad esempio, sottolineando il potere ingannevole della variante Cerberus, sottolinea: “Qualche linea di febbre, anche sotto i 38 gradi, non deve ingannare: potrebbe comunque trattarsi di Covid. E questo dipende dalla caratteristica di questa variante. Purtroppo le varianti più recenti si stanno dimostrando immune escape: una capacità collegata anche alla maggior trasmissibilità. Questo significa che attaccano più facilmente” per poi proseguire: “anche una febbre non elevata deve indurre alla cautela: meglio sottoporsi a tampone”.
Senza creare inutili allarmismi, va precisato che il virus non è un qualcosa di archiviato. Per fortuna, grazie alle campagne vaccinali, i decessi e le forme gravi sono enormemente diminuite, ma mai abbassare la guardia. Le regole del buon senso, della prudenza, dell’osservanza delle norme igieniche e comportamentali, non vanno mai dimenticate per scongiurare nuovi scenari disastrosi.