Il governo di Giorgia Meloni è già al lavoro per far quadrare i conti della prossima legge di Bilancio, un passaggio molto delicato per l’economia del Paese. Per coprire la manovra, l’esecutivo sta pensando di introdurre ancora una volta degli aumenti che coinvolgeranno anche i fumatori.
Si prevedono nuovi aumenti delle accise sul tabacco, che serviranno a finanziare le politiche invariate: rinnovi contrattuali Pa e sanità , missioni internazionali, Difesa. Stando a quanto fa sapere Il Messaggero, l’aumento dei prezzi finali di vendita del tabacco porterà a rincari di 20 centesimi per le sigarette e di 40-50 centesimi per il tabacco trinciato in bustina.
Per ora si tratta solo di ipotesi, perchè è ancora da definire su quali componenti inciderà l’aumento delle accise. Aumenti che potrebbero essere ancora maggiori nel 2025. Bisogna aggiungere come negli ultimi anni sia in continuo calo il numero dei fumatori in Italia, con il mercato delle sigarette tradizionali che sta venendo sempre più soppiantato dall’utilizzo di sigarette elettroniche e tabacco lavorato.
E’ previsto un aumento corposo anche dell’imposta di consumo sui liquidi da inalazione e sulle sigarette elettroniche: si parla di almeno 3 punti percentuali. In questo modo l’aumento del costo passerebbe da 1 euro a 1,5 per i flaconi da 10 millilitri con e senza nicotina a 1,5 e 2 euro.
Questi aumenti graveranno eventualmente sulle tasche dei fumatori a partire dal prossimo anno. Si attendono ulteriori conferme nelle prossime settimane per ufficializzare questo quasi certo rialzo dei costi.