Amar Kudin non ce l’ha fatta e la Polizia di Stato piange il suo improvviso decesso, avvenuto dopo essere rimasto coinvolto, nella notte, in un tremendo sinistro stradale. A poche ore dalla sua scomparsa, sono in tanti a chiedersi chi fosse per davvero. Di lui sappiamo che era appassionato di rugby e innamorato del suo lavoro, ossia della polizia di Stato. Prestava servizio presso il distretto di Primavalle.
Croato dopo Aver giocato con le giovanili del Treviso, si è unito al Rugby San Donà come professionista. Ha giocato per la Benetton nel 2014-2015, poi con la Nazionale Under 20 , sino al suo ingresso in polizia, giocando come tallonatore nelle Fiamme Oro rugby.
Transitato al Civitavecchia Rugby, portava avanti, di pari passo, la sua passione per il rugby e il suo lavoro da agente della polizia di Stato, dove era amato e stimato dai suoi colleghi che, numerosi, straziati dalla notizia del suo decesso, hanno scritto messaggi d’addio davvero toccanti alla famiglia.
Ai messaggi di cordoglio di chi lavorava con Amir, si sono aggiunti quelli del Civitavecchia Rugby Centumcellae, che ha fatto sentire la sua vicinanza con una nota, mettendo in risalto quanto il 32ennw fosse “una pedina fondamentale per il roster biancorosso, di forte personalità nominato capitano nelle partite in casa”. Il rugby italiano è in lutto, così come la Capitale.
Massima vicinanza è giunta anche dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che ha scritto: “A nome mio e di tutta la città esprimo vicinanza ai familiari e a tutto il corpo della Polizia di Stato, sempre in prima linea al fianco delle cittadine e dei cittadini della Capitale. Auguro una pronta guarigione ai due agenti coinvolti”.