È ancora senza esito la ricerca del bambino di 5 anni scomparso nella serata di venerdì 11 luglio dal camping Latte, a Ventimiglia. Le operazioni sono proseguite ininterrottamente anche durante la notte tra sabato e domenica, con il coinvolgimento delle forze dell’ordine, dei vigili del fuoco, dei volontari e di unità cinofile specializzate.
Il piccolo si sarebbe allontanato intorno alle 19:30 mentre si trovava con il padre, Bernard Ganao jr, che stava montando la tenda nel campeggio dove la famiglia si era recata per una breve vacanza. “Non me la sento di parlare… vogliamo solo trovarlo”, ha dichiarato il padre, profondamente provato, al Secolo XIX. Le immagini di videosorveglianza lo avrebbero ripreso mentre si allontanava da solo.
Un uomo, identificato con le iniziali P.D., ha raccontato di aver incontrato il bambino vicino a un incrocio e di averlo aiutato ad attraversare la strada. In un primo momento avrebbe dichiarato di averlo accompagnato a piedi, ma, dopo essere stato sentito in caserma, ha modificato la propria versione: avrebbe invece trasportato il bambino in auto.
Il cambiamento di racconto ha destato non pochi sospetti. I cani molecolari, infatti, non hanno seguito il percorso indicato dal testimone, bensì si sono diretti con decisione verso la sua abitazione, situata in una zona collinare nei pressi dell’Aurelia. La casa è stata perquisita e l’auto dell’uomo è stata posta sotto sequestro per ulteriori accertamenti.
Secondo quanto riferito da P.D., l’incontro con il bambino sarebbe avvenuto vicino a un suo appezzamento di terra. Il bimbo – con difficoltà nel linguaggio – chiamava il padre. L’uomo sostiene di averlo lasciato proseguire da solo, ma i suoi racconti contraddittori hanno portato le autorità a concentrare le ricerche nella zona circostante la sua abitazione.