La profezia di Papa Francesco: ecco cosa aveva previsto (2 / 2)

Nel 2014, Papa Francesco,  mentre stava rientrando da un viaggio in Corea del Sud, disse: «Quella che stiamo vivendo è una terza guerra mondiale a a pezzi». Furono parole indubbiamente forti che, oggi, a distanza di tanti anni da allora, vengono interpretate come profetiche,  in un contesto sociale, politico ,economico molto più complesso e delicato di allora.

La vita umana è messa a dura prova dalla questione nucleare, dagli scontri bellici. La situazione in atto ad Hamas dal 7 ottobre, così come la tensione tra Israele e Iran, fanno assomigliare il  quadro geopolitico attuale sembra sempre più alla visione spezzettata di una guerra globale.

Insomma, non si tratta più di un’ unica grande guerra, come è accaduto nel Novecento, ma di un clima differente, che ci porta tutti a vivere sul filo del rasoio, con la paura che la situazione, da un momento all’altro, in più parti del mondo, degeneri. Si ha il timore di un effetto domino quotidiano, alimentato dalle dichiarazioni incrociate tra Stati Uniti, Russia, Iran, Cina e Nato ed ecco che le parole pronunciate nel 2014 dal Papa che parlano di uno scontro frammentato ma su  scala planetaria, sembrano davvero profetiche.

In realtà non si tratta di profezia ma solo e semplicemente della denuncia, da parte di papa Francesco, del silenzio colpevole di aver cagionato, in Africa, in Medio Oriente, in America Latina, scenari tremendi, con milioni di deceduti , tra la totale assenza di attenzione del mondo occidentale.

Ora che Bergoglio non c’è più, le sue parole più potenti tornano oggi a far tremare le coscienze, poichè sembrano descrivere proprio ciò che, per davvero, sta succedendo. Del resto, il suo sguardo profondo, il suo linguaggio semplice ma incisivo, la sua capacità di analizzare tutto in modo crudo ma autentico, sono evidenti.