La profezia di Gisella Cardia che spaventa i fedeli (2 / 2)

Gisella Cardia colpisce ancora, ci verrebbe da dire, in quanto la sedicente veggente di Trevignano ha fatto la sua ultima profezia, che spaventa moltissimo i suoi fedeli. Cosa avrà mai detto l’ex imprenditrice siciliana 53enne?

Il messaggio che, a suo dire, le sarebbe stato rivelato proprio il 25 maggio 2024 dalla Vergine Maria con il titolo di Madonna del Rosario recita: “Siate pronti alle prossime malattie che arriveranno, la vostra libertà sarà minata ancora una volta con la dichiarazione di pandemia“. Si tratterebbe di una “nuova emergenza sanitaria”, prevista proprio dalla Cardia…. cosa che sarebbe impossibile da prevedere, proprio come impossibile è stato prevedere il Covid che ha sconvolto le nostre vite, seminando decessi.

Sia questo fenomeno che altri molto gravi per il pianeta, tipo la siccità, la carestia, i sismi, ad oggi, nonostante gli enormi progressi della scienza, non si possono prevedere perché quando la natura decide di scatenarsi in tutta la sua potenza, lo fa, senza chiedere il permesso.

Sul caso è intervenuto lo stesso Papa Francesco, ribadendo che la Madonna non è una postina, a capo di un ufficio telegrafico che ogni giorno invia un messaggio ad una determinata ora. La Chiesa non ha dubbi sul fatto che la Madonna non sia mai apparsa in quel campo e che le presunte apparizioni non siano mai esistite.

E non è tutto perché in un altro passaggio del presunto messaggio che Gisella avrebbe ricevuto dalla Madonna viene detto: ” la persecuzione si allargherà, molti si sveglieranno dal torpore, ma altri si lasceranno trasportare dalle falsità” ma non si capisce a che tipo di persecuzione la Cardia si riferisca, né a quale tipo di falsità. Che voglia alludere alla posizione della Chiesa severa contro i fantomatici eventi soprannaturali? I fedeli, scossi dalla sua ultima profezia, attendono il prossimo appuntamento, quello di lunedì 3 giugno nel terreno di via Campo delle Rose, in cui Gisella reciterà il rosario e si raccoglierà in preghiera.