Lea Stevanovic, investita domenica scorsa a Olmo di Creazzo da un 51enne, che è risultato positivo all’alcol test, non ce l’ha fatta, è spirata. Sin dal primo momento, è parso chiaro che le sue condizioni fossero gravissime. Per tre giorni che sono sembrati infiniti, in tantissimi, radunati nella piazza del paese, si sono mossi in preghiera, sperando in un miracolo che, purtroppo, non c’è stato. Le serate di preghiere, nella chiesa di Altavilla Vicentina, hanno ceduto il posto allo strazio, dopo aver appreso del suo decesso.
Lea, che frequentava la quarta elementare nella scuola Anna Frank, viveva insieme al papà, alla mamma, al fratellino, alle prese con il peggiore dei lutti. Domenica, intorno alle 13.30, mentre la bimba si trovava insieme al papà e al fratellino più piccolo in un parcheggio di viale Italia davanti al Centro carni di Olmo, l’investimento.
Un 51enne, alla guida di una Hyundai Tucson proveniente dalla Regionale 11, uscendo dalla carreggiata, dopo essere piombata sul parcheggio, ha travolto Lea, sbalzata prima sul cofano e poi per terra. Le sue condizioni sono apparse sin da subito gravissime, infatti, ricoverata presso l’ospedale di Vicenza, purtroppo è spirata dopo tre giorni di agonia.
Sul caso stanno indagando i carabinieri di Valdagno e sull’automobilista che ha investito la piccola, pende l’accusa di delitto stradale. L’uomo, lo ricordiamo, è risultato positivo all’alcol test, con un tasso decisamente superiore al limite. Intanto oggi è un giorno di lutto per l’Italia intera.
Piangiamo tutti la dipartita di questa bimba stupenda, con cui il destino si è accanito. Non possiamo che stringerci attorno ai familiari, porgendo loro le nostre più sentite condoglianze per l’accaduto. Riposa in pace Lea e veglia sempre sui tuoi cari, straziati da una perdita immane quanto improvvisa.