Le elezioni dello scorso 25 settembre hanno sancito un successo elettorale senza precedenti per Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, primo partito in Italia con un sonoro 26% delle preferenze. Una brutta batosta per chi, invece, nel corso di tutta la campagna elettorale e non solo, le ha remato contro esponendosi pubblicamente anche con toni piuttosto aspri.
Si tratta, in particolare, di molte vip italiane provenienti dal mondo dello spettacolo, da sempre fortemente ostili alle idee della leader di Fratelli d’Italia e, più in generale, alla destra italiana. Sta di fatto che, questa specie di campagna elettorale parallela portata avanti da molti vip italiani, non ha sortito alla fine l’effetto sperato: ecco chi si era schierato contro la Meloni.
La batosta dei Vip
Una vera e propria ‘tranvata‘, come l’ha definita il giornalista Andrea Indini sul Giornale, quella presa con queste elezioni dalle tante vip italiane schieratesi apertamente contro Giorgia Meloni. A nulla è valso, infatti, esporsi con tale veemenza su tutti gli organi di informazione contro la leader di Fratelli d’Italia, che ha conseguito invece un risultato elettorale assolutamente eccezionale.
“Chissà come si sono svegliati stamattina i sinistri dopo che per settimane avevano occupato social network, televisioni e radio a berciare contro Giorgia Meloni” questo il commento di Andrea Indini, che mette in risalto la debacle elettorale della sinistra e dei vip italiani che l’hanno appoggiata apertamente.
Il giornalista ha poi passato in rassegna tutti questi personaggi che si erano esposti contro la leader vittoriosa di Fratelli d’Italia: “Chiara Ferragni e consorte, Elodie, Giorgia (l’altra), la Bertè e tutti i vipponi radical chic menagramo, Rula Jebreal, Roberto Saviano e la schiera dei giornalisti impegnati. Che tranvata, appunto. Di quelle che quando le prendi fanno male per un bel po’…”. Alla fine tutti questi Vip hanno dimostrato di non essere così influenti nell’indirizzare in qualche modo l’opinione pubblica, rimasta ben salda rispetto alle proprie convinzioni politiche.