La parola agli esperti, riconoscere un’influenza da una polmonite: sintomi e differenze (2 / 2)

Influenza e polmonite sono patologie che colpiscono le vie respiratorie. La prima è un’infezione virale che interessa le vie aeree (naso, gola e polmoni), mentre la seconda si concentra soprattutto  a livello degli alveoli, causando sintomi come febbre, catarro, dolore al petto, tosse, mancanza di respiro e sensazione di forte stanchezza

La  polmonite che rientra nelle patologie invernali è causata da virus e batteri e può essere considerata, in alcune occasioni, una complicanza dell’influenza. Quest’ultima può aprire la strada ad altri disturbi,  come, per l’appunto, la polmonite. Un primo indizio è dato da sintomi come la persistenza o la ricorrenza di febbre e tosse, dopo l’apparente risoluzione della patologia primaria.

L’influenza può peggiorare problemi di salute cronici preesistenti. Ad esempio, i soggetti con   enfisemi, bronchiti croniche o asma possono accusare, ad esempio, un’insufficienza respiratoria,  mentre chi è affetto da coronaropatie o insufficienza cardiaca può sviluppare uno scompenso cardiaco acuto.

Molto importante, per distinguere le due patologia, è la durata dei sintomi. I sintomi dell’influenza durano solitamente per 3-4 giorni e la maggior parte delle persone guarisce completamente dalla patologia entro una settimana. Se ci sono disturbi come la tosse e la spossatezza, essi possono prolungarsi per 1-2 settimane, ragion per cui bisogna stare attenti a come evolve l’influenza: se nell’arco di 3-4 giorni le cose non migliorano e si nota un peggioramento, è meglio consultare il proprio medico per evitare di sottovalutare possibili complicazioni come una polmonite e valutare il trattamento più opportuno

Ricapitolando. I sintomi della polmonite possono essere simili a quelli dell’influenza e la differenza principale la fa la gravità dei sintomi, che includono: dolore al torace quando si respira o si tossisce, tosse fastidiosa e insistente, che aumenta col passare dei giorni, catarro verdastro, giallo o addirittura sanguinolento, febbre alta con brividi, nausea, vomito o diarrea, soprattutto nei bambini piccoli.  Ed ancora: fiato corto, mancanza di appetito, scarsa energia e affaticamento, confusione, soprattutto nelle persone anziane.